Così il centrodestra sbaraglia gli avversari E il centrosinistra si consola con Dolo

Francesco Furlan / VENEZIAIl centrodestra trainato dalla Lega si prende Chioggia al primo turno con un candidato sindaco, Mauro Armelao, cresciuto in An e che fino a cinque anni fa era di Fratelli d'Italia, conquista Cavarzere (dove vince con il 70% dei voti) e si prende Fossò. E si conferma nei comuni che già amministrava, con le sole eccezioni di Caorle e San Michele al Tagliamento. Comuni turistici, comuni molto ricchi, dove la frammentazione dei partiti ha premiato l'ex sindaco Marco Sarto (una civica piuttosto eterogena) e Flavio Maurutto (una candidatura civica sostenuta dal Pd).Il dato politico, nei due comuni del litorale, è la sconfitta delle liste sostenute dai sindaci uscenti. Musi lunghi in casa del centrosinistra, che si lecca le ferite con l'ottimo risultato di Dolo dove è probabile che, nella scelta degli elettori, abbia pesato l'esperienza di buon governo lungo la Riviera del Brenta della maggioranza del compianto sindaco Alberto Polo, scomparso dopo una lunga malattia lo scorso gennaio. E dove, nella civica a sostegno di Gianluigi Naletto, c'è anche Forza Italia. Resta un caso il piccolo comune di Vigonovo, dove centrosinistra e centrodestra non sono riusciti a scalfire l'esperienza di governo del sindaco uscente, Andrea Danieletto, del Movimento Cinque Stelle, capolista della civica che ha conquistato il municipio con Luca Martello, che era il suo portavoce. Il centrodestra gongola e il Pd non sa che pesci pigliare, anche perché a Chioggia Lega, Fdi e Fi hanno avuto l'effetto di una turbossoffiante sul fondo del mare: per gli altri solo le briciole. E già ci si interroga sull'opportunità di candidare Lucio Tiozzo, politico di lunga esperienza ma certo non un simbolo di rinnovamento del partito e del centrosinistra, che sembra aver perso la capacità di selezione classe dirigente, al contrario della Lega, che sta puntando molto su candidati sotto i quarant'anni.Andrea Tomaello, vicesindaco di Venezia e coordinatore provinciale della Lega inizia la sua analisi partendo dai risultati di Quarto d'Altino e Musile di Piave. «I sindaci uscenti, Claudio Grosso e Silvia Susanna sono stati rieletti, i mal di pancia si sono quindi rivelati fuffa, e gli oppositori inconsistenti. È arrivata la conferma di amministratori bravi e preparati. E poi abbiamo vinto con i nostri candidati a Fiesso, Fossò e Cavarzere con esponenti che si sono dimostrati dei veri leader, capace di riunire intorno a loro tutto il centrodestra. Sono contento anche che tanti ragazze e ragazzi entreranno nei consigli comunali. Abbiamo dimostrato, ancora una volta, di essere capaci di scegliere gli amministratori locali». Soddisfatto anche Michele Celeghin, coordinatore provinciale di Forza Italia: «E' andata alla grande», dice, «abbiamo vinto a Chioggia, dove Forza Italia ha preso percentualmente il doppio dei voti che nel resto d'Italia, stravinto a Cavarzere, conquistato Fossò. Per ciò che mi riguarda anche a Dolo, dove noi non eravamo con il centrodestra (il candidato sindaco era di Fd'i) ma con Naletto, i due candidati di Forza Italia, Cristina Nardo e Marco Zabotto hanno fatto il pieno di preferenze. Bene anche Musile dove il sindaco Susanna è riuscita a respingere l'assalto dei ribelli della Lega. San Michele e Caorle meritano ragionamenti a parte, perché lì i partiti hanno pesato davvero poco». In casa Pd è il momento di aprire una riflessione, come si usa dire quando la sconfitta brucia. Il partito, a livello provinciale, è commissariato. Tra un mese si terrà il congresso. Dice il deputato Nicola Pellicani: «I risultati in giro per l'Italia sono molto positivi, segno che il centrodestra è battibile. A Venezia siamo di fronte a un test parziale, con 11 comuni, con un ottimo risultato a Dolo ma per il resto, va detto, al di sotto delle aspettative. Un segnale che bisogna lavorare alla costruzione di un'alternativa. Il Congresso dovrà essere occasione per aprire una grande officina per ripartire con basi nuove. Preoccupante è anche il calo dell'affluenza». Un calo dell'affluenza che stavolta ha tradito il centrosinistra. --© RIPRODUZIONE RISERVATA