La "droga di Hitler" agli operai per sopportare fame e fatica

Carlo Mion«Va inoltre rimarcato il consumo di vari tipi di metanfetamine soprattutto da parte di stranieri sottoposti a situazioni di sfruttamento sul lavoro. Varie indagini hanno consentito di evidenziare come tali droghe fossero utilizzate dai dipendenti cingalesi di un'azienda pubblica operante nel settore della cantieristica navale per affrontare i massacranti turni di lavoro». È un passo della relazione della DIA del secondo semestre 2020 è relativa alle organizzazioni criminali straniere operanti nella nostra provincia. Il riferimento è agli operai stranieri che lavorano nelle ditte di subappalto che costruiscono navi alla Fincantieri di Porto Marghera. Si legge ancora nella relazione: «L'operatività delle organizzazioni filippine, bangladesi e cingalesi si conferma incentrata nel traffico e nello spaccio di metanfetamine». In particolare di Yaba il potente stupefacente una volta utilizzato dai militari del Terzo Reich ora è consumato da un esercito di lavoratori extracomunitari per sopportare turni di lavoro massacranti. Una pillola viene venduta a 10/15 euro e la usa soprattutto chi non ha tanti soldi. Si tratta di lavoratori extracomunitari, in particolare provenienti dal sud-est asiatico dove questa droga è molto diffusa, che acquistano pasticche per lavorare non accusando stanchezza o fame. Tra questi operai sfruttati bei cantieri, lavoratori stagionali e di recente si è scoperto che hanno iniziato a farne uso anche donne che lavorano come badanti.Negli ultimi due anni le inchieste della Guardia di Finanza sullo sfruttamento degli operai bengalesi che vengono assoldate dalle ditte subappaltatrici in Fincantieri, e da una seconda indagine dei carabinieri che ha portato a un maxi-sequestro di pastiglie di Yaba, dimostrano come sia diffuso l'uso di questa sostanza tra chi deve fare turni massacranti.Alla fine drogarsi serve a poter mantenere un posto di lavoro fatto di sfruttamento, turni massacranti paga da fame e la mancanza di un minimo di garanzie. Ma nonostante tutto ciò quella pastiglia consente a queste persone di mantenere il lavoro e con esse il permesso di soggiorno.La chiamano la"droga di Hitler", perché durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati del Terzo Reich ne facevano un uso massiccio, così da poter sostenere qualsiasi fatica. Ma anche la "droga della pazzia", perché crea gravi danni al sistema nervoso, genera ansia e depressione, con il rischio di arrivare al suicidio. La Yaba è una droga sintetica a base di metanfetamina che induce uno stato di iper-eccitazione, riducendo allo stesso tempo la sensazione di fatica e di fame. L'aspetto è quello di una compressa di colore arancione o rosso del diametro di 5 millimetri, si consuma per lo più fumandola nella carta stagnola o in una pipetta di vetro, ma può essere anche ingoiata o schiacciata e sniffata.Da noi arriva in genere via Roma, dove vive il più alto numero di stranieri provenienti dal sud-est asiatico. Lo spaccio per il momento è legato al mondo di questi immigrati e solo in poche circostanze ci sono stati sequestri di Yaba fatti a italiani. Da Mestre poi finisce, in parte, a Monfalcone dove vive un'altra grande comunità bengalese che lavora in Fincantieri. --© RIPRODUZIONE RISERVATA