«Nuovi negozi in centro contro il degrado ma servirebbero farmacia e supermarket»
SAN DONàNuovi negozi e catene o grandi marchi, il centro cittadino rinasce sotto la spinta della progressiva uscita dall'incubo covid. Uno dei pochi aspetti incoraggianti della pandemia e degli estenuanti lockdown è proprio la ripartenza tanto attesa. Mentre, anche se un po'a rilento, i lavori di riquaificazione e pedonalizzazione del centro proseguono a spron battuto, le vetrine chiuse iniziano a essere interessanti per nuovi commercianti e titolari di pubblici esercizi. Il mese di settembre segna un risveglio atteso del commercio e già si parla di nuovi marchi in città dopo che le attività si erano allargate soprattutto nella zona dei centri commerciali verso Calvecchia. Ora c'è attenzione anche per via Ancillotto e corso Trentin. Una rosticceria siciliana e una fioreria in via Ancillotto, dove sarà rilanciato anche il bar davanti all'Astra in una strada che ha visto già da tempo l'apertura del nuovo panificio e dove da anni lavorano negozi di riferimento come Telepoint per le telefonia, gelaterie e pizze al taglio. Riaprirà a breve anche la caffetteria di fianco al duomo, all'imbocco di via XIII Martiri, che diventa "Oro Nero". Affacciata sulla Ztl di corso Trentin, apre un'altra pizzeria, mentre sono in corso altri cambi di gestione di attività di abbigliamento. Sempre sul nuovo corso pedonale, Riccardo Ricky Paro apre un nuovo locale, osteria "Malanotte", dopo i successi della osteria Sconta in via Ciceri.Proprio la zona pedonale, con i lavori del nuovo lastricato, sta stimolando la ripartenza che prosegue anche lungo il tratto di corso Trentin non pedonalizzato, dunque verso il ponte della Vittoria. Qui sarà aperto un ristorante di Hawaian Food, riso e pesce crudo e altre specialità esotiche. Ma altre catene hanno puntato i riflettori sul centro, e si parla di Coin e Ovs. «La domanda sta crescendo di giorno in giorno» conferma Andrea Dus, agente immobiliare in centro città, «con nuovi negozi e altre catene commerciali di tutto rispetto. Dopo anni di difficoltà c'è un vero ritorno al centro e non più soltanto uno spostamento del commercio nelle vaste aree commerciali della periferia».Alla Sme, accanto al centro Piave, proseguono comunque i lavori di ristrutturazione all'ingresso, con nuove aree commerciali, testimoniando che anche la vasta area commerciale di Tecnopolis non si ferma. Restano alcune lacune che i cittadini evidenziano puntualmente, come la mancanza di un supermercato per gli acquisti senza spostarsi. E anche un'altra farmacia, sempre in pieno centro, per evitare code e assembramenti nella sola rimasta nel cuore urbano.Dopo la chiusura del supermercato Billa, ex Standa, a seguito di un incendio, non è stato più riaperto un supermarket in centro, salvo ottime gastronomie e piccoli negozi di alimentari. Una città non può essere solo bar e ristoranti, deve anche garantire servizi e comodità. Solo così potrà tornare anche la residenza in centro, dopo anni in cui i cittadini si sono spostati verso periferia e frazioni. --Giovanni Cagnassi © RIPRODUZIONE RISERVATA