Città metropolitana Trentamila luci a led per quindici Comuni

Una nuova svolta verde interesserà il territorio della Città Metropolitana. Sono in arrivo oltre 30 mila nuove luci, per un investimento complessivo di 16, 7 milioni di euro, che trasformeranno quindici Comuni in piccole smart city. Un progetto che permetterà al tempo stesso un risparmio energetico medio dell'87%, pari a tre milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno immesse nell'atmosfera nei prossimi 14 anni.Entro i prossimi due mesi si procederà alla firma dei contratti con i Comuni che hanno aderito all'iniziativa. Si tratta di Fiesso d'Artico, Fossò, Mirano, Santa Maria di Sala, Stra e Mira per la Città Metropolitana di Venezia Smart City I. Di Ceggia, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave e San Donà di Piave per la Città Metropolitana di Venezia Smart City II. Un processo che darà il via alle attività di gestione e sostituzione delle luci grazie all'utilizzo di lampade a led di ultima generazione, telecontrollate e telegestite per tutte le sorgenti luminose a bassa efficienza. Una vera e propria svolta dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della sicurezza, valorizzata dal fatto che potrà essere realizzata senza oneri a carico delle varie amministrazioni coinvolte. L'investimento complessivo verrà recuperato grazie al risparmio energetico garantito dal progetto. «La riqualificazione energetica è un obiettivo che consentirà di compiere un concreto passo in avanti verso una nuova dimensione green delle città», assicura Saverio Centenaro, delegato del sindaco Brugnaro. «L'avvio di questo accordo quadro permette di iniziare gli interventi nei singoli Comuni, e arrivare al più presto a quell'obiettivo di risparmio energetico dell'87%».Nei lavori interverrà il Raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario della concessione, e formato dalla capogruppo GIone Spa, da Estra Clima Srl e da ESCo. Il passaggio ai led sarà solo il punto di partenza della ristrutturazione degli impianti. Il cambio di tecnologia permetterà in futuro di arricchire i lampioni con dotazioni tecnologiche in grado poi di dialogare, in ottica IoT, con i sistemi smart-city già presenti, o futuri, che sono presenti o lo saranno sul territorio dei singoli Comuni che hanno aderito all'iniziativa. Il tutto arrivando a una ottimizzazione dell'operatività, e a un ulteriore aumento del risparmio energetico ed economico per le città coinvolte nel progetto. --S.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA