Legambiente contraria alla nuova Via del Mare «La pagheranno tutti»

JESOLO«Si riesuma un progetto vecchio di vent'anni. Anche le attuali promesse di gratuità per i residenti fanno sorridere. Ci siamo dimenticati della Pedemontana? Sono state promesse gratuità perfino ai neo patentati. Ora è la più cara d'Italia». Mentre la Regione preme l'acceleratore per l'apertura delle buste per la Via del Mare, Legambiente Veneto Orientale rilancia la mobilitazione contro la superstrada a pedaggio Meolo-Jesolo. «Un project financing, l'ennesimo termine inglese per dire che il privato realizza un'opera dietro adeguato canone pagato dal pubblico, cioè i cittadini», attaccano gli ambientalisti, «in teoria il privato si assume il rischio d'impresa, i fatti dimostrano non essere così: Pedemontana lombarda e veneta lo dimostrano. Il problema dell'ingresso a Jesolo e proseguimento a Cavallino non si risolverà: due minuti in meno dal casello alla rotonda Frova. Poi tutti fermi». Legambiente sottolinea come non si sia mai pensato a delle alternative, come il Tram del Mare. «Quello che ci preoccupa è che per vent'anni non si sono studiate soluzioni alternative», aggiungono da Legambiente, «il Tram del Mare, ferrovia leggera dall'aeroporto al litorale, progetto che ora avrebbe le risorse dal Pnrr, mai considerato». Per gli ambientalisti si è pensato a un'opera destinata a scarso utilizzo. «Non si può dimenticare», conclude Legambiente, «che questa strada servirebbe nelle giornate di punta, i fine settimana che da maggio a settembre sono 22. Cioè 44 giorni, a cui possiamo aggiungere qualche ponte. Insomma, 50 giorni l'anno». --g.mo.