Forte Marghera isola di rinascita 120 mila visite in appena sei mesi
Mitia ChiarinNel 2020, con cinque mesi e mezzo di chiusura causa cantieri e pandemia, a Forte Marghera erano passate 260 mila persone. Quest'anno i primi sei mesi del contapersone all'ingresso indicano che siamo già a 120 mila accessi e il mese di maggio si chiude superando comodamente le 38 mila presenze. Insomma, mestrini e veneziani, non appena i Dpcm e le restrizioni lo hanno concesso sono tornati ad immergersi nel verde del Forte, il "gioiello" del campo trincerato dove il Comune ha investito già più di 15 milioni in cantieri e dove è stato aperto il Padiglione della Biennale Architettura e dal 18 giugno nel padiglione 29 arriva "Artefici del nostro tempo" della Fondazione Musei Civici di Venezia. Al padiglione 29 i lavori di riqualificazione sono in dirittura d'arrivo. Nel 30 dal 22 giugno arriverà anche il padiglione cinese, spazio collaterale, e ufficiale, della Biennale Architettura. Non riapre per ora la Baia del Forte, visitabile ma non dotata di bar. Questo era lo spazio del divertimento notturno, tra balli e drink, dei ragazzi. In attesa di avere chiaro quali saranno le norme per le discoteche, anche all'aperto, indicate dal governo per la zona bianca, la Baia rimane uno spiazzo che si affaccia sul Canal Salso tra le casermette francesi, di prossimo restauro. Al massimo tra due settimane sarà possibile di nuovo parcheggiare nel piccolo park accanto all'ingresso del forte, chiuso in queste settimane per la totale ripavimentazione. Per il rifacimento del grande parcheggio esterno, che è tornato in questi ultimi giorni a riempirsi come ai vecchi tempi, occorrerà attendere il prossimo anno. Il progetto nel frattempo, è stato rivisto. Di prossima apertura anche i nuovi bagni pubblici all'edificio 34, vicino alla Baia. Questi saranno gestiti da Veritas con un ingresso a pagamento, ma a prezzo decisamente popolare (50 cent) per garantirne un corretto e rispettoso utilizzo. Riconfermati anche quest'anno i 65 mila euro di contributo comunale alla Fondazione Forte Marghera, presieduta da Stefano Mondini. La parte del leone nel bilancio del Forte la fanno i fitti degli spazi per la ristorazione della cooperativa Controvento, circa 80 mila euro l'anno, anch'essa limitata dalla pandemia. E poi ci sono i proventi da manifestazioni ed eventi che per forza di cose, con una pandemia non ancora debellata del tutto, e norme sanitarie obbligatorie, vengono rivisitate. E così per questa estate niente palchi per i concerti e niente bagno di folla ma si punta ad eventi della durata di un weekend che vanno a coniugare fiere e cultura. Per l'ultimo weekend di agosto è in programmazione una fiera, la "Green motor Village", che trasforma i viali del forte in una festa della mobilità sostenibile tra auto, bici, motorini e monopattini rigorosamente elettrici. A fine settembre dovrebbe arrivare un weekend dedicato alla fiera dello spettacolo di strada con 1.600 minuti di spettacoli in vari punti del grande parco del forte. Altro evento, il 20 giugno, è invece gestito dalla Pro Loco di Mestre che ha ottenuto dal Comune di portare al forte la Festa di primavera, dedicata al cibo. La formula di eventi pensata dalla Fondazione e dal Comune, prevede il venerdì e il sabato mattina convegni e seminari mentre il sabato pomeriggio e la domenica si apre al pubblico più vasto. Nella primavera 2022 si pensa ad una grande fiera del giardinaggio, delle tecniche e delle macchine. Cosa ben diversa dalle tradizionali "feste dei fiori" in giro per la provincia. E torneranno le fortunate edizioni di Venezia Comics e Venezia gioca. Una fiera sarà quella delle smart city, assieme al mondo delle università veneziane. --© RIPRODUZIONE RISERVATA