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NOVENTADa ieri circa 550 pazienti noventani sono senza medico di base. La protesta è esplosa in paese e il sindaco Claudio Marian lancia un appello all'Usl 4: «È da mesi che chiediamo di allargare gli ambiti territoriali». A Noventa i disagi legati alla carenza dei medici si trascinano da tempo. La situazione si è aggravata da ieri, quando la dottoressa Doro ha cessato l'attività in paese. Da maggio, a quanto si apprende, prenderà servizio a San Donà. Il problema è che i pazienti noventani non potranno seguirla, dal momento che Noventa è inserita nell'Aggregazione funzionale territoriale (Aft) con Musile, Fossalta e Meolo. I pazienti hanno ricevuto una lettera, in cui vengono invitati a scegliere un medico tra quelli con posti disponibili nell'ambito. Solo quando saranno esauriti i massimali dei medici presenti nell'ambito, ci si potrà rivolgere a un medico fuori dall'ambito. Molti pazienti, imbufaliti, hanno chiesto aiuto al sindaco Marian e all'assessore alla sanità Alessandro Nardese. «Ma è una situazione che non dipende dal Comune», dice Marian ,«abbiamo chiesto all'Usl 4 e alla conferenza dei sindaci di affrontare il tema dell'allargamento delle Aft. Noventa non può rimanere con Fossalta, Musile e Meolo. Un anziano che deve andare dal medico può al massimo spostarsi con i mezzi pubblici da Noventa a San Donà. Ma andare a Millepertiche o Meolo è improponibile. Senza dimenticare che a Noventa abbiamo due medici che tra poco andranno in pensione». Per Marian servono dei cambiamenti: «Le Aft devono essere allargate e, in emergenza Covid, non si può pensare di alzare ancora i massimali dei medici, già pieni di lavoro. Non critico l'operato di nessuno, ma bisogna fare squadra. A Noventa l'abbiamo fatta con l'opposizione, adesso aspettiamo Usl 4 e conferenza dei sindaci». -- G.MO.