Washington sanziona Pechino

La Cina deve rinunciare ai comportamenti aggressivi. È il messaggio che Washington darà a Pechino, dopo le sanzioni imposte con l'Unione Europea per la riforma del sistema elettorale a Hong Kong e la repressione nello Xinjiang. A dirlo sono i funzionari di Casa Bianca e il dipartimento di Stato che hanno presentato l'incontro di oggi in Alaska tra il segretario di Stato Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale Sullivan e le controparti cinesi. Lo scopo non è avviare un nuovo negoziato strategico, ma chiarire le divergenze. Al primo posto ci sono le azioni coercitive nei confronti degli alleati, inclusi progetti come la nuova Via della seta a cui ha aderito anche l'Italia. Poi Hong Kong, Xinjiang, Taiwan. Gli americani vogliono sottolineare i dossier su cui i cinesi devono cambiare atteggiamento, se vogliono riaprire il dialogo. -- p. mas.