Contagi da record nel Veneto orientale Ma la didattica a distanza slitta a domani
Giovanni Cagnassi / SAN DONà'Con il più alto tasso di incidenza di contagi della regione, il Veneto orientale da domani chiuderà per due settimane le lezioni in presenza, a partire dalla seconda e terza media e in tutti gli istituti scolastici superiori dei ventuno Comuni dell'Usl 4. Circa 14 mila studenti, dunque, seguiranno le lezioni da casa fino al 25 marzo.Il tasso di incidenza, che appena lunedì era di 308 contagi su 100 mila abitanti, ieri era già schizzato a 355. Nella vicina Usl 3, per dire, oscilla tra i 135 di Venezia e i 191 di Chioggia.Da domani, dunque, didattica a distanza per tutti. Non da oggi, come sembrava in un primo tempo. I dirigenti scolastici hanno ricevuto ieri mattina la comunicazione dal dipartimento di prevenzione dell'Usl 4 e, secondo protocollo, hanno avuto 48 ore di tempo per organizzarsi e avvisare le famiglie, come suggerito anche dal presidente della Regione.I Comuni interessati al provvedimento sono: Annone Veneto, Caorle, Cavallino Treporti, Ceggia, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fossalta di Piave, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Jesolo, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Portogruaro, Pramaggiore, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Torre di Mosto. Nelle scuole, anche ieri, si sono registrati ulteriori contagi. Ci sono intere classi in isolamento, con più di 10 positivi, sia alle elementari sia alle medie e anche in qualche scuola superiore, con il record di 14 contagiati in una sola classe. E le code ai Covid point di San Donà e Jesolo, con studenti e famiglie in fila, testimoniano la crescita dei contagi, nelle ultime settimane sempre in aumento. I sindaci sono in stretto contatto con il dipartimento di prevenzione dell'Usl 4 per ricevere indicazioni, come ha spiegato il presidente della conferenza dei sindaci per la sanità, sindaca di Musile, Silvia Susanna.A Portogruaro la concentrazione maggiore di contagi, dove infatti alcuni sindaci hanno provveduto a chiudere anche scuole materne e scuole elementari.Nel mondo scolastico la didattica a distanza viene vissuta come una sconfitta, seppure necessaria. «Purtroppo è un grave danno per la didattica» ammette il professor Vincenzo Sabellico, dirgente scolastico dell'Istituto tecnico commerciale (Itc) Alberti di San Donà e coordinatore degli istituti scolastici della rete Sandonatese. «Per quanto i docenti si siano attrezzati per la didattica a distanza e cercheranno tutti di garantire le lezioni nel miglior modo possibile. Tuttavia, la chiusura è assolutamente necessaria e ne siamo tutti consapevoli. Siamo molto preoccupati per la socializzazione dei ragazzi», conclude riflessivo, «che saranno nuovamente chiusi in casa senza poter dialogare e confrontarsi tra loro. Noi partiremo con la didattica a distanza, in questo territorio, da venerdì fino al 25 marzo, data nella quale in teoria si dovrebbe poter tornare in presenza. Ma certo non possiamo sapere l'andamento dei contagi. Al momento, in ogni caso, i dati dei contagi negli istituti non richiedono una chiusura dei plessi scolastici».Attualmente vi sono novanta classi sottoposte a tampone nei giorni scorsi al covid point di San Donà e in quello di Jesolo. Nella giornata di ieri, una settantina di nuovi positivi. La curva, insomma, continua a crescere pericolosamente. --© RIPRODUZIONE RISERVATA