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VENEZIA«Il nostro statuto della città Metropolitana è già predisposto per includere anche comuni esterni: da parte nostra non c'è nessun problema». Saverio Centenaro, consigliere delegato della Città Metropolitana di Venezia, apre all'ipotesi di una "annessione soft" per Mogliano, e lascia intendere che potrebbero essere anche altri, nell'area del Veneto orientale, i comuni esterni pronti ad aggiungersi agli attuali 44 dell'ex provincia lagunare. Dal 2015 con l'abolizione degli enti territoriali intermedi, trasformati in enti di secondo livello, è stata istituita la "Città metropolitana di Venezia", il cui sindaco è sempre il primo cittadino, ora Luigi Brugnaro, ma che non deve essere confusa con l'ente comunale. La città metropolitana comprende tutta la gronda lagunare, la riviera del Brenta, da Chioggia al Sandonatese passando per Portogruaro. Mogliano potrebbe irrobustire questa striscia di terra affacciata sull'Adriatico. «L'importante è che questo processo non crei divisioni politiche» aggiunge Centenaro «l'obiettivo è quello di dare i migliori servizi alla cittadinanza, che Mogliano sia legato a Venezia su molti fronti, dall'Actv a Veritas, è un dato di fatto. Saranno autonomamente il comune e i suoi cittadini a scegliere modi e tempi, da parte nostra non ci saranno resistenze». A sondare il terreno in vista di una più stretta collaborazione amministrativa ci aveva provato negli anni scorsi anche l'ex sindaco Carola Arena, proponendo a Luigi Brugnaro una sorta di roadmap di progressiva integrazione dei servizi. Tra lo staff dell'ex prima cittadina moglianese c'è chi ricorda un lungo incontro di tre ore, a cui però non seguirono ulteriori passaggi concreti. Forse i tempi non erano maturi: lo saranno questa volta? - © RIPRODUZIONE RISERVATA