Nuove piste ciclabili coro di critiche Sindaco sotto attacco

MIRA«Una pista ciclo pedonale in via Primo Maggio, la strada che collega Piazza Vecchia di Gambarare all'incrocio sulla Romea con via Giare: che senso ha? Si aumentano solo i rischi per pedoni e ciclisti di essere investiti. Con le strade ciclabili bisogna realizzare anche i marciapiedi». Piovono critiche da parte dell'ex assessore grillino Michele Gatti e da parte opposizioni (Lega e Mira in Comune) sulla viabilità nel territorio mirese soprattutto per quanto riguarda piste ciclabili e parcheggi. Le opposizioni poi lamentano mancanza di coinvolgimento nelle scelte. «Tra le nuove modifiche del codice della strada» sottolinea l'ex assessore Gatti «c'è la "strada urbana ciclabile di quartiere" che è definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale. Lungo queste strade ciclabili è previsto un limite di velocità di 30 chilometri all'ora. Al Comune di Mira va spiegato però che per strada urbana ciclabile di quartiere si intende "quella strada urbana ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi". Mi aspetto perciò decine di cantieri per costruire marciapiedi per centinaia di metri in via Maestri del Lavoro o in via 1 Maggio, che non mi pare sono previsti. C'è da chiedersi inoltre se via Primo Maggio, trafficatissima da camion sia una strada urbana ciclabile. Come percorso ciclabile si poteva utilizzare invece la vicina via Ca' Nogara». I percorsi individuati di strade ciclabili riguardano: da Riviera Silvio Trentin a Piazza Mira Porte, da Piazza IX Martiri alla rotonda per Forte Poerio, da Riviera Matteotti alla rotonda Mira Buse, da via Da Maiano alla rotonda per Forte Poerio; ad Oriago da Piazza Mercato a via Sabbiona, da Riviera San Pietro a via Lago di Lugano, da via Risorgimento a Villa Widmann; a Piazza Vecchia, dalla piazza e su via Primo Maggio. E poi da Riviera Matteotti al cimitero e al polo scolastico. A Malcontenta da via Malcanton fino alla piazzetta. «Con la nuova normativa» ricorda Gatti «c'è la possibilità di installare autovelox nei centri abitati, anche nelle strade urbane».Pesanti critiche per la presenza di parcheggi lungo la Brentana privi di disco orario arrivano da Stefano Deppieri (Lega). «Sia a Oriago che a Mira Taglio e Mira Porte ci sono decine di parcheggi a fianco della carreggiata. Per evitare le auto in sosta le biciclette devono salire su pericolosi marciapiedi a saliscendi o andare in centro strada con il rischio di essere colpite dalle auto. Quei parcheggi vanno tolti o almeno messi a disco orario per evitare soste di auto per decine di ore». Per Mattia Donadel ("Mira in Comune") «le recenti scelte di ciclabilità del Comune sono frutto di una vecchia logica superata che non ha coinvolto opposizioni e associazioni». --Alessandro Abbadir © RIPRODUZIONE RISERVATA