Trecento firme di cittadini a favore «Presto novità anche per il Des Bains»
LIDO«Ci attendiamo a breve novità anche per il Des Bains, l'Excelsior e il Forte Malamocco. C'è un gruppo italiano, anzi veneto e capeggiato da un imprenditore veneziano, che ha manifestato interesse per rilevare le strutture ora in gestione a Coima. Un progetto da 200 milioni di euro. Vedremo».Le sale affacciate su Piazza San Marco dell'Agenzia Sviluppo sono la cornice per presentare la petizione a favore del progetto di rilancio dell'ex ospedale al Mare, promossa da rappresentanti comunali e della Municipalità. Per Beniamino Piro, a capo dell'Agenzia, è anche però l'occasione per parlare in senso più ampio del rilancio del Lido. E insieme ai passi avanti nell'ex complesso ospedaliero di San Nicolò, spunta anche il futuro dei due celebri hotel di lusso, entrambi in gestione a Coima, guidata dall'imprenditore e finanziere Manfredi Catella e gestore del fondo "Lido di Venezia II" che ha la proprietà appunto di Des Bains ed Excelsior. Con il primo ancora da ristrutturare dopo 10 anni di chiusura e il secondo da anni interessato da cantieri nel periodo invernale, la chiusura della trattativa sarebbe un'altra conferma di come il Lido continui ad attrarre investimenti milionari. Sempre con l'obiettivo, come spiegato da Beniamino Piro, di aumentare la dotazione di camere di lusso nell'isola. Da qui operazioni come il progetto di resort di lusso nell'ex colonia Padova degli Alberoni, la piscina olimpionica a La Fontaine e la seniorhouse con la Federcalcio nell'ex colonia Inpdap. Nel frattempo, a favore del progetto all'ospedale al Mare si muove anche il mondo commerciale e imprenditoriali di Lido e Pellestrina.Nei giorni scorsi i consiglieri comunali Paolo Romor (fucsia), Nicola Gervasutti (Lega) con il presidente di Municipalità, Emilio Guberti, hanno avviato una petizione che in pochi giorni ha raggiunto 300 firme. «Una maggioranza silenziosa», come la definisce l'ex prosindaco del Lido, Romor. Nell'elenco non compaiono associazioni di categoria, ma nomi dell'imprenditoria locale come Andrea Chinellato (titolare dello stabilimento Aquarius agli Alberoni), Lorenzo Busetto (Mitilla), Andrea Vianello (ristorante Celeste a Pellestrina). Con loro, anche i rappresentanti di maggioranza della municipalità di Lido e Pellestrina.Nella petizione si sottolinea l'importanza "fondamentale" dell'operazione. Una reazione, nemmeno troppo velata come esplicitato più volte nel corso della conferenza stampa, a chi «vuole mettere i bastoni tra le ruote» al progetto. Il riferimento è al recente ricorso al Tar presentato da Italia Nostra contro l'abbattimento di cinque padiglioni novecenteschi vincolati dalla Soprintendenza e ormai in stato di degrado.Nei giorni scorsi, il Tar del Veneto non ha concesso la sospensiva sull'abbattimento dei padiglioni, rinviando però la decisione sul merito della vicenda al primo trimestre 2022. --Eugenio Pendolini© RIPRODUZIONE RISERVATA