Chilometri di spiagge cancellati dal mare in tutto il litorale Danni e polemiche

VENEZIA. Da Chioggia fino a Bibione, la seconda ondata di maltempo e marea non ha perdonato il litorale veneziano. Cancellate decine e decine di chilometri di litorale, tra la preoccupazione dei balneari alle prese con seri danneggiamenti e la preoccupazione per delle condizioni meteo che non sembrano migliorare da qui ai prossimi giorni. JESOLOTra le realtà più colpite spicca Jesolo, dove almeno 70 mila metri cubi di sabbia sono stati erosi tra sabato e domenica. La zona più colpita è ancora una volta la Pineta di Jesolo, tra via Cigno Bianco e Cortellazzo. I danni sul litorale sono stati ingenti e le mareggiata ha colpito un po' tutte le spiagge, anche a Eraclea mare, nella Laguna del Mort, poi Cavallino Treporti, Caorle, Porto Santa Margherita, Bibione. Jesolo è stata tra le spiagge più colpite. Le dune di protezione che erano state alzate con lungimiranza dall'ex vice presidente di Federconsorzi Amorino De Zotti, sono state spazzate via in più punti. «Sabato ce la siamo cavata», dice il neo presidente di Federconsorzi Renato Martin, già al lavoro, «ma ieri la situazione è peggiorata definitivamente. I danni li stiamo ancora elaborando, ma sono piuttosto elevati». Sul Sile, Claudio Gonella, ha suonato la sua balalaika per esorcizzare le paure dei residenti: «Il fiume è quasi arrivato fino a casa mia, questa condizione meteo l'avevo prevista 8 giorni fa. Non credo neppure che il Mose servirà qualcosa a Venezia». Ora i fiumi scaricheranno sulle spiagge tonnellate di rifiuti e questo rappresenterà un ulteriore problema per la pulizia costosissima. LIDO di veneziaColpito anche il Lido di Venezia. Domenica mattina la spiaggia dei Murazzi è letteralmente scomparsa sotto la forza delle onde spinte dal vento. Danneggiato anche il resto del litorale e gli stabilimenti, con la duna a protezione delle capanne erosa in più punti. Sono in tanti, in laguna, ad domandarsi se la prolungata chiusura del Mose abbia giocato o meno un ruolo nella violenza con cui il mare ha devastato le spiagge. Sul punto, la provveditrice alle opere pubbliche Cinzia Zincone esclude che la maxi opera abbia aumentato la forza distruttrice del mare: «Per la prima volta ho anche notato de visu l'effetto smorzante delle lunate». CAORLE E BIBIONEIncubo mareggiate sul litorale di Bibione. Sulla spiaggia sanmichelina l'arenile di piazzale Zenith si è trasformata in una vera e propria pozzanghera. Tanto che il sindaco attende le prime ore di oggi per una valutazione complessiva dei danni. «Si è trattata di una importante mareggiata che ha dato grossi problemi su tutta la zona a Est di Bibione. L'intensità dello Scirocco», ammette il primo cittadino Pasqualino Codognotto, «è stata importante. Siamo in linea con gli eventi legati al maltempo di inizio anno e del 2019». Difficile stabilire come si possa intervenire per frenare l'erosione. A Caorle la spiaggia di Ponente è stata messa a dura prova dalle maree e l'erosione ha riguardato almeno 3-4 metri di arenile nella zona di via Serenissima. Lo Scirocco ha sferzato il litorale per tutta la notte, creando problemi anche al Faro, nella zona di Pic Nic e Capitaneria, dove i metri cubi di sabbia sono di gran lunga superiori rispetto all'inizio del Lungomare Venezia. La spiaggia di Levante, invece, ha saputo reggere meglio l'urto del vento. Danni enormi invece a Porto Santa Margherita e a Duna Verde. Ora il nuovo incubo è rappresentato dai detriti. --giovanni cagnassirosario padovanoeugenio pendolini© RIPRODUZIONE RISERVATA