Rins brucia tutti nel giorno degli spagnoli e la Suzuki torna più giovane di 20 anni

ARAGONADominio dei piloti spagnoli al MotoGp di Aragon, decima prova della stagione 2020, con 4 iberici nei primi quattro posti, e classifica mondiale ribaltata: ha vinto Alex Rins in sella alla Suzuki, al termine di una gara entusiasmante, ricca di colpi di scena, di sorpassi e controsorpassi fino a pochi metri dal traguardo. Dietro di lui Alex Marquez, fratello del pluricampione del mondo ancora convalescente e fuori dai giochi. Alex con la sua Honda continua a migliorarsi gara dopo gara, ieri ha cercato fino alla fine di strappare la vittoria al connazionale, tentando anche un sorpasso impossibile alla penultima curva. "Ciao a tutti, sono il fratello di Alex Marquez" ha twittato orgoglioso Marc Marquez per celebrare il secondo podio di fila del piccolo di casa.Terzo, e sicuramente il più felice di tutti, è Joan Mir (Suzuki) che con i punti conquistati scavalca Fabio Quartararo in vetta alla classifica mondiale. Valentino Rossi, fuori gioco a causa del Covid, aveva pronosticato una grande gara di Mir («ha capito che può vincere il titolo»). Alex Rins ha trionfato al termine di una gara spettacolare, con una rimonta dalla decima posizione di partenza ed un dominio anche per merito di una Suzuki velocissima sulla pista spagnola. Il pilota ha raccontato le sue emozioni ai microfoni di Sky Sport: «Sapevo di non essere il favorito - ha detto Rins - perché sabato alle interviste mi hanno posto una sola domanda e sono andati tutti via», se la ride.«Sono molto contento, la partenza è stata incredibile e la moto andava bene. Dietro a Vinales, mi sono accorto di avere più ritmo del pilota della Yamaha. Pensavo stesse gestendo le gomme, allora l'ho sorpassato ed ho iniziato a fare la mia gara. Siamo stati davanti tanti giri, è una vittoria per la Suzuki, per il Giappone».Giornata da dimenticare invece per il francese della Yamaha Petronas: Quartararo era il favorito, è partito benissimo, poi è andato sempre più in difficoltà fino a farsi superare da quasi tutti e ha chiuso la gara addirittura al 18esimo posto, senza punti. Un disastro difficile da prevedere visto che partiva dalla pole. È andata meno peggio a Andrea Dovizioso con la Ducati, l'ex leader della classifica iridata ha chiuso con un onorevole settimo posto un week end all'insegna delle polemiche e della tensione.La nuova classifica mondiale vede al comando Mir con 121 punti, ed era dal 2000 che una Suzuki non occupava la vetta. Al secondo posto Quartararo con 115, Maverick Vinales (ieri quarto) con 109 e Andrea Dovizioso con 106, quindi Takaaki Nakagami 92 e Franco Morbidelli 87, Rins 85.