Brinda ancora Almeida Nibali perde ma avverte «Vedrete, attaccherò»
Antonio SimeoliINVIATO A VALDOBBIADENESulle colline del Prosecco brindano i giovani. No, tranquilli, nessuna movida o allentamento delle misure anti-Covid. Ma il Giro, nella temutissima crono del Prosecco, non a caso indicata come spartiacque della corsa, i giovani battono i "vecchi". Risultato? Classifica ridisegnata. Dietro naturalmente a quel giovincello di Joao Almeida (Deceuninck) che, per un giorno, visto che oggi il Giro partirà dalla base delle Frecce Tricolori, chiameremo il "portoghese volante". Sì, sì, i vecchi, i più navigati, prevedono che oggi sul Piancavallo e poi sulle innevate montagne di cui è infarcito il percorso da qui a Milano, magari perderà minuti, perché in fondo un giro di tre settimane lui non l'ha mai corso, ma intanto, a 22 anni, i minuti li ha dati a quasi tutti i suoi avversari. L'unico a stargli attaccato è stato un corridore più "attempato": Wilco Kelderman. Che rispetto ai ragazzini protagonisti ieri ha "già" 29 anni, insomma l'età perfetta per cominciare a vincere qualcosa. L'olandese della Sunweb ha accusato 13" dal portoghese, gli resta a vista ma ora scivola a 56" dalla maglia rosa. «Ho fatto una buona crono e alla fine la giornata per me è stata molto positiva. Tutto sarà relativo fino a Milano. Piancavallo? Penso a una giornata per volta», ha detto il leader.Altri giovani ce ne sono? Certo, un americano che si chiama Brian McNulty, 22 anni. Corre per la Uae e ha prodotto nei 34 km della crono un triplo salto carpiato in classifica, giungendo quarto nella tappa, dando minuti a tutti e passando da undicesimo nella generale a quarto, a un passo dal podio.E i "vecchi"? Fermi. Prima bisogna rendere omaggio al "re del tempo". Perché la tappa se l'è portata a casa, come era accaduto nella crono d'avvio a Palermo, Filippo Ganna. Il campione del mondo ha fiaccato la resistenza del compagno di squadra Rohan Dennis e, quando i big dovevano ancora partire, ha tirato fuori la solita prova di classe spingendo quel 58x11, rapporto impossibile per tutti ma non per il piemontese d'acciaio. Tempo mostruoso: 43'06" in 34 km, non certo pianeggianti, e 47,5 km/h di media. «Eppure prima della partenza avevo la luna storta - ha detto -. Grazie alla squadra, mi ha fatto migliorare in quest'ultimo anno». Vero, la Ineos sarà anche super, ma Ganna, a 24 anni, si conferma animale "da cronometro" ricordando sempre più nella pedalata (e nei modo pacati) sua maestà Miguelon Indurain. La bici Pinarello, prodotta da queste parti, terra di Prosecco, ma di storia e tecnologia della bicicletta, guarda caso è la stessa. È il più forte del mondo Filippo, l'ha dimostrato anche ieri domando le rampe iniziali di Ca' del Poggio, dove il pubblico accorso numeroso, ma a distanza, ha fatto per un attimo scordare come il Giro sia fuori stagione e assediato dal virus. Dal più forte del mondo a quelli che, se vorranno essere i più forti del Giro, dovranno darsi una mossa da oggi sull'impervia strada che porta Piancavallo. Jacob Fugslang da Almeida ha preso quasi due minuti, scivolando ancor più indietro in classifica ; Pello Bilbao (Bahrain) un po' meglio come Rafal Majka (Bora)e Domenico Pozzovivo (Ntt). Così così Vincenzo Nibali. Perché gira e rigira, "Topganna" a parte, l'attesa era tutta per lo Squalo, 35 anni e non sentirli si sperava. Ieri però, i ragazzini gli anni al capitano Trek li han fatti pesare: non è sembrato nella giornata migliore anche se comunque non è affondato. Così da Almeida ha accusato 1'23", da Kelderman, che ritiene l'avversario più pericoloso, ha perso1'07". Ora deve inseguire: la maglia rosa è a 2'30". E non ha più nemmeno al fianco Giulio Ciccone, ritiratosi ieri mattina per bronchite (nulla a che fare col Covid). Ha davanti anche Kelderman, Pello e l'altro ragazzino, McNulty, l'americano non certo carneade perché iridato juniores a crono nel 2016. Ma Nibali è carico: «La potenza espressa è stata notevole, in linea alle aspettative che avevamo fissato con coach Slongo alla partenza. Anche il tempo all'arrivo non è stato certo male. Se lo confronto con gli altri, ci sta, con le sole eccezioni di Kelderman e Almeida, che sono andati veramente fortissimo, la maglia rosa soprattutto. Il vero bilancio della gara andrà fatto comunque dopo Piancavallo», ha detto. Attaccherà. Crediamo già oggi. --© RIPRODUZIONE RISERVATA