Portello "brucia" Garzara sul traguardo di San Martino

SAN MARTINO DI LUPARISi è respirata l'aria del grande evento a San Martino di Lupari dove i migliori juniores d'Italia, in una giornata calda e afosa, si sono sfidati senza risparmiarsi per 124 chilometri.L'8° Gp FWR Baron si è aperto con la kermesse a cronometro, che ha visto protagonisti da un lato la ceca Marketa Hajkova (BePink) e l'iridata Camilla Alessio (BePink), dall'altro la giovane promessa Andrea Piccolo (Colpack Ballan) e il professionista Davide Martinelli (Astana).Ad abbassare la bandiera a scacchi per la sfida che ha visto al via ben 176 juniores, con il campione europeo Andrii Ponomar, il campione italiano Gianmarco Garofoli e la nazionale italiana schierati in prima fila, è stato poi un comitato d'onore di lusso impreziosito dalle presenze di Samuele Manfredi e Gianni Bugno, ospiti d'onore di Rino Baron e dei coniugi Pedron.Dopo le prime tornate, scivolate via a forte andatura ma senza particolari sussulti, la gara si è accesa a metà percorso con i primi allunghi che hanno messo alla frusta il lungo plotone presentatosi ai nastri di partenza.A tre giri dal termine, quando restavano da percorrere ancora una ventina di chilometri, a prendere il largo è stata l'azione promossa dal veronese Davide De Cassan (Ausonia), su cui si sono riportati i lombardi Giacomo Villa (GB Junior Team) e Lorenzo Balestra (Team Giorgi). Per loro un vantaggio di una trentina di secondi sul resto del gruppo; vantaggio difeso con i denti fino al suono della campana. Quanto basta per cullare il sogno dell'impresa. Alle loro spalle, però, si è organizzato il micidiale treno della Borgo Molino Rinascita Ormelle: la formazione trevigiana riportava sotto il gruppo ma, proprio quando il ricongiungimento sembrava essere nell'aria, a tre chilometri dall'epilogo è arrivata la stoccata del laziale Lorenzo Germani (Work Service Romagnano).Anche questo tentativo non ha impedito ai ragazzi diretti da Cristian Pavanello e Carlo Merenti di pilotare lo sprint sino agli ultimi 200 metri: sul lungo rettifilo d'arrivo, assiepato di tifosi e appassionati, è andato così in scena un emozionante testa a testa tra il friulano Alessio Portello e il veneziano Mattia Garzara. Una sfida già vista all''autodromo di Imola a fine luglio, che si è conclusa ancora una volta in favore di Portello che ha potuto così festeggiare il terzo successo stagionale. A completare il podio la maglia della nazionale italiana di Lorenzo Peschi.«Un successo che voglio dedicare ai miei compagni di squadra che anche oggi hanno fatto un lavoro perfetto» ha esultato Portello dopo il traguardo. Qualche rammarico, invece, per Garzara che ha confidato: «Ho provato ad anticipare la volata di Portello, ma poi lui mi ha rimontato quando mancavano ormai venti metri alla linea bianca. Peccato, ci rifaremo alla prossima occasione».Ordine d'arrivo: 1. Alessio Portello (Borgo Molino Rinascita Ormelle) che compie i 124 km in 2h48'14" alla media di 44,224 km/h; 2. Mattia Garzara (Work Service Romagnano); 3. Lorenzo Peschi (Italia); 4. Matteo Fiaschi (Work Service Romagnano); 5. Federico Galeotti (Casano); 6. Denis Budei (Team Franco Ballerini); 7. Flavio Santucci (Casano); 8. Luca Portigliatti (Italia); 9. Gianmarco Garofoli (LVF); 10. Tommaso Dati (Stabbia Ciclismo)ANDREA FIN© RIPRODUZIONE RISERVATA