Statua d'epoca romana riportata alla luce dai campi di Altino
altinoIl territorio di Altino continua a svelare i preziosi resti del suo glorioso passato. Nei giorni scorsi è stata ritrovata una scultura di età romana, raffigurante un personaggio maschile e in ottimo stato di conservazione.Il ritrovamento è avvenuto in un terreno in aperta campagna, da cui affiorava quello che, a un primo sguardo, sembrava essere un normale blocco di pietra. In realtà, a un'osservazione più attenta, è emerso che la pietra aveva la forma di una testa, con il volto dai tratti ancora ben conservati.È scattata così la segnalazione alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale. Dopo un primo sopralluogo degli archeologi, la Soprintendenza, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Veneto, ha affidato il recupero della statua agli esperti della ditta Malvestio di Concordia. È stato eseguito uno scavo stratigrafico, necessario per capire il contesto e recuperare materiale indispensabile per datare il reperto.«Si tratta di una scultura sostanzialmente integra, che raffigura un personaggio maschile seduto su una roccia, con il busto proteso in avanti e la schiena curva», spiegano dalla Soprintendenza, «con un braccio si sostiene appoggiandosi sulle ginocchia, con l'altro mantiene il colletto della veste, avvolgente e dal raffinato panneggio. Il personaggio indossa un ampio mantello, che sulla testa assume la forma appuntita del tipico berretto frigio. È triste, perché sta partecipando al dolore per la scomparsa della persona seppellita nel monumento funerario di cui faceva parte». Che la statua dovesse far parte di un importante mausoleo lo si desume anche dalla posizione del ritrovamento. Il luogo è vicino al tracciato dell'antica via Annia, lungo la quale si distribuiva la necropoli della città. Come lungo tutte le strade periurbane in età romana.Nei prossimi mesi verranno analizzati il reperto e il contesto di rinvenimento. Poi, forse in autunno, la scultura potrà essere esposta al pubblico in uno degli spazi espositivi del Museo archeologico nazionale di Altino. «La pubblica fruizione del nostro patrimonio culturale», concludono dalla Soprintendenza, «è infatti lo scopo della nostra attività di tutela e valorizzazione». --GIOVANNI MONFORTE © RIPRODUZIONE RISERVATA