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Giovanni CagnassiJESOLO. La gente questa volta è rimasta a casa. Una città "blindata" sotto il sole, ma ieri non c'è stata l'invasione di domenica scorsa quando sul litorale sono arrivate migliaia di persone nei chioschi, ristoranti e bar del lido, quando ancora non c'era piena consapevolezza del rischio coronavirus. La constante informazione e sensibilizzazione sulle sanzioni e gli appelli al senso di responsabilità perché la gente stia il più possibile a casa sono evidentemente serviti e anche a Jesolo ieri le strade erano quasi deserte. Solo qualche jesolano sulla spiaggia per una passeggiata solitaria. Il Comune di Jesolo ha schierato 16 pattuglie della polizia locale in servizio in tutta la città e il territorio tra Lido e Paese. Tre erano nel turno mattutino di ieri, altre tre nel pomeridiano e due in quello serale. In totale sono stati in servizio tra i 32 e i 36 agenti impegnati nel controllo delle disposizioni del governo. Agli agenti della polizia locale si sono aggiunti naturalmente anche le altre forze dell'ordine, polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza. Subito ieri mattina la polizia locale ha formato dei posti di controllo dopo il ponte sul Piave a Eraclea Paese e poi a Santa Maria di Piave, alle porte di Jesolo Paese e al confine con il territorio di San Donà. Sono i due accessi principali al territorio jesolano dai quali è possibile garantire un controllo generale di ingressi e uscite. Subito una ventina i controlli di prima mattina, ma gli automobilisti erano tutti in regola, residenti in zona e con il modulo firmato per potersi spostare. In via Roma sinistra, è stato poi creato un nuovo posto di blocco nel primo pomeriggio. Poche auto in transito, quasi tutti automobilisti che si sono mossi per motivi di lavoro o perché dovevano andare ad assistere parenti in difficoltà e soli. A Jesolo sono stati già sanzionati 4 chioschi, domenica scorsa, per il sovraffollamento, poi un pubblico esercizio trovato aperto con due avventori intenti a bere un caffè nonostante il decreto. I controlli saranno serrati proprio per evitare, come ha precisato il sindaco, Valerio Zoggia, che si verifichi la situazione della scorsa domenica, con una vera invasione sul litorale a passeggiare in spiaggia e a frequentare i locali. Il consiglio rivolto a tutti i cittadini, anche jesolani, è di restare a casa il più possibile, uscire solo per lavoro, motivi di salute o urgenze. Si chiede anche di evitare le passeggiate in spiaggia o comunque mantenere la distanze. Controlli serrati anche all'ingresso di Caorle e Bibione. --© RIPRODUZIONE RISERVATA