Ex primario ginecologo in cella Deve scontare quasi 4 anni

PADOVA. Chiedeva soldi per accorciare le liste d'attesa, l'altro ieri la giustizia ha presentato il conto al ginecologo padovano Carlo Cetera finito nei guai per tangenti. I carabinieri lo hanno arrestato nella sua abitazione e accompagnato al Due Palazzi: deve scontare tre anni, 10 mesi e 24 giorni in carcere. Il medico compirà 71 anni il 13 giugno, un fatto che, associato all'entità della pena poco sopra alla condizionale, potrebbe portare a limitare la sua permanenza in carcere. Il medico era primario di Ginecologia e del Centro di fecondazione assistita dell'ospedale di Pieve di Cadore (Belluno) ed era stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione in primo grado per induzione indebita a dare o promettere utilità. Era accusato di aver chiesto soldi alle aspiranti mamme, per accorciare le liste d'attesa di due anni e molte hanno pagato tra i due e i tremila euro, consegnandoli sempre lontano dall'ospedale: un bar, un casello autostradale o un'azienda. Diciassette i casi contestati, dei quali 15 riusciti e due solo tentati. Le liste d'attesa erano per la procreazione medicalmente assistita nella speranza di diventare mamme: se pagavano, bastavano pochi mesi e venivano sottoposte al primo ciclo di fecondazione; se non pagavano, attendevano anche due anni rischiando di veder sfumare il loro sogno. Il medico, difeso dall'avvocato Emanuele Fragasso junior ha visto la sua pena ridursi in Appello anche se sopra al limite previsto dalla condizionale. L'avvocato di parte civile dell'Usl, Salvatore Frattallone, ha spuntato in secondo grado una provvisionale immediatamente esecutiva di 50 mila euro. Il caso era scoppiato nel febbraio 2011, quando il medico era stato posto agli arresti domiciliari. Due anni esatti più tardi era stato licenziato dall'Usl 1 per decisione dell'allora dg Antonio Compostella ed era stato così sfumato il trasferimento a Padova . --Carlo Bellotto© RIPRODUZIONE RISERVATA