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MOGLIANO. Per via Nuova Europa a Marocco, a decidere se approvare o meno il nuovo progetto di riqualificazione con abbattimento degli alberi sarà un referendum popolare. Il sindaco Davide Bortolato sembra tutt'altro che intenzionato a commettere lo stesso errore che a inizio mandato contraddistinse l'azione dell'amministrazione precedente. Nell'estate del 2014, appena eletta, Carola Arena per motivi di sicurezza decise di radere al suolo tutti i tigli del tratto storico di via Barbiero. Quando entrarono in azione le motoseghe, sui social e non solo scoppiò un putiferio: il caso tenne banco per settimane quasi monopolizzando il dibattito pubblico. Cinque anni dopo, per un'altra alberatissima strada comunale, ovvero via Nuova Europa a Marocco, si potrebbe ripresentare un problema simile. Stavolta però l'amministrazione sembra voler fare tesoro di quanto accaduto ai predecessori. È quanto emerge dal recente incontro della giunta Bortolato con l'associazione di quartiere presieduta dal Alessandro Gorgosalice. Nell'ambito del "tour" nei quartieri del nuovo sindaco (la settimana scorsa quello con la frazione di Campocroce e quella prima a Bonisiolo), è spuntato dai cassetti un vecchio piano per il rifacimento della via Nuova Europa. Il progetto rispolverato dall'attuale giunta prevede l'abbattimento dei pini marittimi che hanno deteriorato i marciapiedi e la loro sostituzione con alberi che hanno le radici che vanno in profondità nel terreno. «Abbiamo condiviso con il direttivo di Marocco», spiega Bortolato, «che l'importante decisione sull'abbattimento o meno dei 56 pini marittimi verrà assunta consultando e coinvolgendo tutti i cittadini con un referendum. Decisioni di questa portata non possono essere calate dall'alto, ma vanno prese coinvolgendo i residenti. Naturalmente i pini piantati sulle aree verdi a lato del viale rimarranno». Tempi e modi di questo referendum non sono ancora stati comunicati, ma la decisione di chiamare direttamente i cittadini ad esprimersi (con l'evidente obiettivo di evitare lo scivolone fatto dai predecessori con i tigli di via Barbiero) rappresenta una notizia. E ce ne sono molte altre: perché i temi discussi lunedì a Marocco riguardano anche la mobilità, con il nodo della nuova stazione Smfr e quello del "fagiolo" per le Generali, ed i servizi sanitari con la recente "perdita" del presidio di un medico di base: «Ad oggi si sono trovati gli spazi per un nuovo ambulatorio», fanno sapere dal Comune, «La situazione dovrebbe risolversi la primavera prossima con la predisposizione di un bando da parte dell'Usl 2 per reperire un medico destinato al quartiere». Chissà se, quando arriverà il nuovo dottore, gli alberi di via Nuova Europa ci saranno ancora. --Matteo Marcon© RIPRODUZIONE RISERVATA