Primarie, oggi si decidono regole e data

Regole chiare per le primarie del Pd. È in programma oggi la Direzione comunale del Partito Democratico che dovrebbe definitivamente fissare la data dello svolgimento delle primarie per la scelta del candidato sindaco - con ogni probabilità il 15 marzo - e fissare anche con chiarezza le regole di partecipazione, per evitare che si creino gli stessi problemi e le stesse contestazioni verificatesi per le primarie in Liguria, quando lo sconfitto Sergio Cofferati ha accusato la vincitrice Raffaella Paita di aver fatto votare minorenni ed extracomunitari senza diritto di voto, falsando l'esito della competizione. Il segretario provinciale del partito Marco Stradiotto ha già anticipato che per evitare che si verifichino casi di voto di scambio, le primarie del Pd a Venezia prevederanno per immigrati e sedicenni delle liste di preiscrizione, per consentire così, in caso di contestazione, una verifica certa dell'identità di tutti i votanti. Il problema si è posto anche sabato nell'incontro al lido con il candidato sindaco Felice Casson, come ha fatto sapere l'organizzatore Marino Chiozzotto, referente Pd del Lido e promotore di uno dei comitati a sostegno. «In quell'occasione erano presenti in sala 130 persone - sottolinea - che hanno donato come offerta per l'affitto della sala che costava 100 euro, un totale di 214 euro, quindi una partecipazione che si è fatta sentire. Il resto verrà tenuto per la campagna elettorale». Già nel corso del dibattito di sabato, si sono appunto anticipate le linee guida all'insegna della trasparenza che verranno discusse questa sera nella sede del partito. Tra le novità in primo piano c'è quella di rendere trasparente il nome di chi vota, per evitare ambiguità. Per esempio, durante l'incontro con Casson, Giovanni Anci della Lega ha annunciato che sarebbe andato a votare alle primarie per Felice Casson, nonostante sia di un altro partito. Chiozzotto gli ha fatto notare che chi vota consegnerà un documento e diventerà sostenitore del Pd, onde evitare che si creino delle situazioni che nuocerebbero al partito e inquinerebbero la volontà di essere chiari. Intanto, a margine della polemica suscitata dall'altro candidato sindaco del Pd Jacopo Molina contro il terzo concorrente, il giornalista Nicola Pellicani, da lui accusato di «essere sostenuto dalla vecchia guardia del Pd» si fa sentire Matteo Montagner dei giovani Dem -Future Dem Venezia. «Visti gli attacchi a Pellicani sul fatto che sarebbe appoggiato solo dalla vecchia guardia - sottolinea Montagner - mi piacerebbe far notare che ci sono anche giovani come il sottoscritto, ad appoggiarlo e a credere nel suo programma».