Ornella Vanoni e i racconti di una diva fra musica e teatro
di Matteo Marcon È uno show a metà tra il concerto e il recital, che unisce le emozioni della musica a quelle dei ricordi. In entrambi i casi a condurre il gioco c'è sempre lei, con la sua voce inconfondibile e un carisma d'altri tempi. Ornella Vanoni si presenta al pubblico con "Un filo di trucco un filo di tacco... l'ultimo tour". La cantante milanese lo scorso 22 settembre ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno. E vive con entusiasmo questa sua nuova avventura artistica. La prima delle 15 date invernali - gran finale il 26 marzo al Teatro Olimpico di Roma - è in programma domani sera a Conegliano, dove apre la nuova stagione del Teatro Accademia diretto da Giorgio Fabris. La Vanoni nel 2013 ha pubblicato il suo ultimo album intitolato "Meticci (io mi fermo qui)" annunciando che non avrebbe più inciso nuovi lavori. Anche questa tournée dovrebbe essere l'ultima: ma è difficile crederle. Per chi ha trasformato il palcoscenico in una ragione di vita, separarsene è praticamente impossibile. Lei dice: «È l'ultimo nel senso che sarà l'ultimo tour organizzato con uno spettacolo vero e proprio. I concerti continuerò a farli, se no muoio». Come rinunciare alla musica e ai ricordi cui è intimamente legata? Il tour che parte da Conegliano è dedicato proprio alla vita di Ornella Vanoni, ai suoi grandi classici, qualche cover e i brani dell'ultimo disco. Ma c'è anche il teatro, quello stesso che la vide esordire alla fine degli anni '50 al fianco di Giorgio Strehler, suo compagno e mentore. Tra il pop, il jazz e la canzone d'autore ci sarà spazio per parlare alla luna e raccontare con un po' di ironia momenti di vita vissuta. Ornella Vanoni esprime così la sua visione dei sentimenti, dell'amore e l'arte della seduzione. Sul palco, allestito con le scenografie di Giuseppe Ragazzini, sarà accompagnata dalla sua band: Eduardo Hebling (basso e contrabbasso), Paolo Vianello (pianoforte e tastiere), Placido Salamone (chitarra) ed Eric Cisbani (batteria e percussioni). Nel ripercorrere una storia artistica lunga più di mezzo secolo Ornella Vanoni prende in prestito un vero e proprio mantra che l'ha sempre accompagnata: «Quando ero ragazza e dovevo uscire» racconta «mia madre non la smetteva di ripetermi, sino allo sfinimento, "Ricordati sempre: un filo di trucco e un filo di tacco". Questa frase mi ha praticamente perseguitata per tutta la vita e poi i miei amici me lo ricordano ancora. Siccome a me fa ridere spero faccia ridere anche gli altri». Lo spettacolo, scritto con Federica Di Rosa, fa leva sull'ironia ma affronta anche passaggi intensi ed emozionali. C'è una lunga storia da raccontare, che affonda le radici in uno dei periodi di grande fervore artistico nell'Italia del boom economico. Ornella Vanoni debutta a teatro nel 1957, di lì a poco, la sua voce diventerà quella delle "canzoni della Mala". Fiorenzo Carpi, Gino Negri e Dario Fo scrivono per lei, poi negli anni '60 con i successi di Gino Paoli la sua carriera svolta verso la canzone d'autore. Musica, dischi, tv e festival hanno sempre accompagnato la sua carriera. Ornella Vanoni ha collaborato anche con alcuni tra i maggiori jazzisti del mondo: George Benson, Herbie Hankock, Steve Gadd, Gil Evans, Michael Brecker, Ron Carter. Con l'autore Sergio Bardotti si avvicina anche alle atmosfere brasiliane di Vinicius de Moraes e Toquinho. Anche negli ultimi anni la sua biografia artistica è ricca di progetti e soddisfazioni: una voce che si esprime e canta, rigorosamente, "senza fine". "Un filo di trucco un filo di tacco... l'ultimo tour": Ornella Vanoni. Venerdì 31 ottobre, ore 20.45. Teatro Accademia, piazza Cima, Conegliano. Biglietti da 14 a 31 euro. Info: 0438.22880.