"Il taccuino di Lepre" di Francesco Paloschi

"Il taccuino di Lepre " (edizioni Dedalo) è il titolo del secondo romanzo di Francesco Paloschi _ mestrino d'adozione, laureato in scienze natuali e già collaboratore de la Nuova Venezia _ che arriva il libreria. Si tratta di un racconto intimo e appassionato che unisce la riflessione sulle catastrofi ambientali evitabili del nostro tempo all'amore per la natura e i suoi fragili equilibri , un atto di fede nel valore dell'amicizia e della solidarietà. Lepre è un giovane partigiano che corre come il vento, diventa una tragica ironia quando una ferita di guerra lo costringe ad arrancare per sempre, azzoppato nel passo e nella vita. . Tanti anni dopo, il vecchio Lepre conduce un'esistenza grama, alleviata solo dalle letture scientifiche, dai ricordi e la scrittura di un quadernetto scientifico: la trama di una vita nel nord-est italiano tra il 1944 e il 2005 che si snoda in parallelo con le calamità naturali che si sono accanite sulla regione dal dopoguerra in poi, dall'alluvione distrosa del Polesine a quella di Firenze del '66, dal Vajont al terremoto del Friuli, fino alla frana di Stava di Tesero. Angelo Francesco Paloschi è nato a Melzo (Milano) nel 1966. Si è laureato a Padova in scienze naturali con una tesi sulla Laguna di Venezia. Attualmente Francesco Paloschi vive a Mestre ed è insegnante di scienze in un liceo veneziano; scrive racconti in cui si parla di natura, di scienza, di educazione e pubblica racconti in numerose antologie. Nel 2012, con la casa editrice Toletta di Venezia ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo: "Fondamenda della Misericordia"..