Pavesi, incarico appeso a un filo
VENEZIA La Regione del Veneto ha chiesto formalmente ai manager della sanità Giovanni Pavesi, direttore generale dell'Usl 17, e Bortolo Simoni, direttore generale dell'Usl 8, di spiegare per quali ragioni all'atto della sottoscrizione del loro contratto non abbiano dichiarato le partecipazioni azionarie nella società Ihfl srl che ha per oggetto «la prestazione di servizi, anche di project management, nella costruzione di strutture sanitarie all'estero». E il governatore Luca Zaia ha affidato all'Avvocatura regionale la procedura per capire se vi siano gli estremi per arrivare alla rescissione del contratto. Per Giovanni Pavesi la situazione è aggravata dalla bufera provocata dalla lunga degenza del paziente Giancarlo Galan all'ospedale di Este, che ha suscitato l'interesse della Procura di Venezia. Meno grave ma non meno imbarazzante la situazione di Bortolo Simoni, direttore generale dell'Usl 8 di Asolo, che avrebbe spiegato in una lunga lettera le proprie ragioni dichiarando sostanzialmente di aver compiuto una ingenuità. Interpellato per una replica sulla sua situazione, il manager veronese Giovanni Pavesi, ex assessore e consigliere comunale a Verona ai tempi della Democrazia cristiana, ha preferito non rispondere: «Non ho tempo». Ma è sempre più evidente che la sua situazione è sempre più barcollante. Nei giorni scorsi ha chiesto di essere ricevuto direttamente dal presidente della giunta regionale del Veneto, ricevendone un cortese diniego. Insomma, l'incarico di Pavesi è appeso a un filo. La Regione ha chiesto conto formalmente della partecipazione nella Ihfl dei due manager. E i due manager sono stati costretti a mandare una lettera di spiegazioni al presidente della Regione. Che tuttavia, contestualmente, ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica di Venezia con i contratti pubblici dei due manager, la lettera di contestazione e le controdeduzioni. Zaia in pratica vuole sapere se il patto di «esclusiva» che i direttori generali della sanità veneta sottoscrivano sia stato violato dall'acquisto di quote nella società avente per oggetto proprio la consulenza della progettazione di ospedali, pur all'estero. I due manager hanno ribadito tuttavia che la società Ihfl slr non ha mai operato e risulta tuttora «inattiva». Solo che tra i soci figurano sia l'ex segreteario regionale della sanità Giancarlo Ruscitti che l'ex governatore Giancarlo Galan, attualmente detenuto nel carcere di Opera. E sul tema anche il consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Niero intende fare luce: giusto nel giorno in cui Galan è finito in carcere ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali provvedimenti intende assumere il presidente Luca Zaia nei confronti dei due direttori generali dell'Ulss 8 di Asolo e dell'Uss 17 Bassa Padovana. «Risulta del tutto evidente - sottolinea Niero - come la funzione di direttore generale di aziende sanitarie e la contemporanea partecipazione in società private che operino nel campo sanitario costituiscano una grave violazione alle più elementari regole sul conflitto di interesse. Visto che entrambi i direttori generali sono stati nominati dal presidente della Giunta regionale del Veneto, chiedo se Zaia - conclude - intenda cautelare se stesso e l'ente che rappresenta assumendo provvedimenti sospensivi». Daniele Ferrazza