Zoppas: «Subito una figura forte per la città»
VENEZIA Almeno altre 48 ore di attesa prima che il Consiglio dei ministri - convocato per domani pomeriggio - indichi il nome del commissario che dovrà guidare Venezia fino alle elezioni amministrative di primavera, dal momento che risulta anche molto improbabile l'ipotesi di una contestuale legge ad hoc per anticipare il voto all'autunno, come vorrebbero M5s, civiche, singoli come Felice Casson (pd) e Gianfranco Bettin (In Comune), ma non certo un Pd sotto pressione e che deve "sedimentare" il terremoto seguito alle dimissioni del sindaco Orsoni. E iniziano a incalzare i solleciti al governo, come quello del presidente degli industriali veneziani Matteo Zoppas: «Siamo una nave senza comandante con la secca in vista. Non possiamo permetterci di rimanere senza guida. Il sistema economico non può permettersi altro immobilismo. C'è bisogno di una figura forte capace di prendere decisioni su atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, che riesca a smuovere la burocrazia in aiuto dell'attività anche imprenditoriale. Un ulteriore rallentamento amministrativo può essere fatale per molte imprese. Confidiamo sulla capacità del Governo di prendere un'immediata decisione». Tant'è, anche se la procedura prevede tutt'altro - ovvero la nomina di un commissario prefettizio, in attesa di quella da parte del presidente della Repubblica del commissario straordinario, scelto tra una triade di nomi su proposta del ministero dell'Interno - tutto è fermo, in attesa che il premier Renzi dia la sua indicazione sulla scelta dell'alto dirigente che guiderà per almeno 9 mesi Venezia. I nomi che si rincorrono sono quelli del prefettodi Torino Paola Basilione, già vicecapo della Polizia; del prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto; dell'ex viceprefetto vicario di Venezia Valerio Valenti. Nel frattempo è in carica come vicesindaco l'ex capo di gabinetto del sindaco Romano Morra (già avvocato generale della Regione veneto) , che ha ricevuto l'investitura a sorpresa venerdì, da Giorgio Orsoni, formalmente in carica fino al 3 luglio, ma fuori città. «Sono a disposizione per tutto quello che può essere necessario», osserva. Così ieri, ad esempio, è stato "reperibile" per seguire la pubblica sicurezza del Venezia Pride , filato liscio come l'olio. In mattinata, Morra ha ricevuto la telefonata d'auguri del sindaco di Vicenza Achille Variati: «Siamo amici da 45 anni, 50. Mi ha detto: sono contento "un vicentino" a Venezia», sorride Morra, che però si augura che «entro lunedì, martedì mattina al massimo arrivi la nomina del commissario, perché almeno chiudiamo questa vicenda. Siamo immediatamente pronti al passaggio di consegne». E il patteggiamento negato dal gip all'ex sindaco Orsoni? «Sono umanamente addolorato, ma sono certo sia una grande iniezione di forza per lui, perché potrà difendere la propria innocenza in tribunale, rifuggendo dalla mummificazione di una realtà che non gli appartiene». Roberta De Rossi