«Amici italiani, attenti al cucchiaio»
Venezia. Che Dio salvi Rooney, ma che preservi anche la classe di Messi. Forza Inghilterra, certo, ma quello che prevale nelle opinioni degli inglesi intervistati prima dell'importante appuntamento mondiale, è la certezza che in questo momento vincere il mondiale non è alla portata degli uomini di Roy Hodgson. Intanto pensiamo alla partita di stasera poi si vedrà. L'importante è che per ora non ci siano i rigori, ultimo fatale esito dell' Europeo 2012. Quindi, '90 di passione e via verso l'Uruguay. Uno scetticismo, come quello di David Newbold che forse non guarderà neanche la partita, figlio forse della consapevolezza che l'undici britannico non vince il titolo mondiale dal lontano 1966. Alla faccia della presunzione dello stesso Wayne Rooney che ha sfidato apertamente i nostri azzurri. Oppure come Warren Cairns, ci si augura almeno un pareggio, l'importante è non perdere perché il giorno dopo «gallesi e scozzesi non smetterebbero di prenderci in giro». Deridere e sbeffeggiare sarà il motivo principale del giorno dopo, un giorno dopo che Warren ricorda benissimo dopo l'appuntamento di Polonia e Ucraina. «I miei colleghi italiani a lavoro non hanno perso tempo dopo la sconfitta con gli azzurri. Sopra la mia scrivania campeggiava un bellissimo ricordo, il vostro cucchiaio». Ma la vendetta non si è fatta attendere. «Dopo l'ultimo 6 Nazioni, ho potuto rendere pan per focaccia, con il vostro XV che non è riuscito a vincere nemmeno una partita. Il cucchiaio questa volta era per voi». (al. t.) La numerosa comunità britannica è parte integrante della vita veneziana. Numerosi i centri e gli istituti molto attivi in campo culturale. In primo piano il Circolo Italo-Britannico che è un'associazione autofinanziata senza fini di lucro sorta a Venezia nel 1967 con lo scopo di promuovere le relazioni culturali tra l'Italia, la Gran Bretagna e il mondo anglofono e che ha sede a Palazzo Pesaro Papafava, Cannaregio. Si propone di incoraggiare la circolazione di informazioni tra istituzioni italiane e straniere che condividano i medesimi indirizzi di promozione culturale. Accoglie e fa propria la direttiva dell'Unione Europea che stabilisce che ad ogni cittadino venga data la possibilità di imparare, praticandole, oltre alla propria lingua, altre due lingue comunitarie. Gli iscritti, generalmente in grado di conversare in inglese, si ritrovano settimanalmente per assistere a conferenze di relatori appositamente invitati. E non è raro incontrarvi una delle promotrici Lady Frances Clarke, profonda conoscitrice di Venezia e vedova dell'Ambasciatore Ashley Clarke. Un altro punto di riferimento per i cittadini di Sua Maestà è l' Università di Warwick che ha una sede a Venezia dove un gruppo di studenti inglesi si reca nel primo trimestre di ogni anno (ottobre-dicembre) per seguire corsi di Storia o Storia dell'Arte. L'Università Ca' Foscari collabora con l'Università di Warwick grazie al Programma Special Buddy con cui gli studenti cafoscarini hanno l'opportunità di entrare in contatto con gli studenti inglesi che si recano a Venezia. Dall'ambito culturale a quello religioso. La chiesa di Saint George è un edificio di culto nel sestiere di Dorsoduro. Si tratta dell'unica chiesa anglicana esistente in città. Le funzioni della domenica sono frequentate dalla comunità anglicana, per lo più composta da inglesi residenti a Venezia. Grande partecipazione durante il periodo natalizio quando, secondo il tipico rito anglicano, cantano gli studenti dei College inglesi in visita a Venezia. La comunità inglese poi si sposta anche su facebook. Expat Group, Expats in Venice è uno spazio virtuale chiuso dove la comunità di madrelingua inglese si scambia opinioni, fornisce consigli e suggerimenti ai propri connazionali, ma anche a italiani che su invito vogliano partecipare. Rigorosamente in inglese. (al.t.)