GIRO D'ITALIA»SULLA SALITA UNO SPETTATORE OSTACOLA BONGIORNO

di Maurizio Di Giangiacomo wINVIATO A SUTRIO (Udine) Il conquistatore della Val Martello e del Monte Grappa risparmia lo Zoncolan. La guerra, del resto, era già vinta. Con il Giro già in tasca, Nairo Quintana ha lasciato andare la fuga e si è limitato a controllare. Sul Kaiser, così, ha trionfato Michael Rogers (Tinkoff Saxo), anche grazie all'incredibile gesto di un tifoso che ha fatto quasi cadere il suo compagno di fuga Francesco Manuel Bongiorno. La salita più dura d'Europa è stata comunque giudice ultimo, almeno per le posizioni di rincalzo, confermando sul secondo gradino del podio Rigoberto Uran: il colombiano della Omega Pharma Quick Step è infatti orgogliosamente riuscito a tenere la ruota del connazionale in maglia rosa fin sul traguardo. Non ce l'ha fatta, invece, il sardo Fabio Aru: il 23enne dell'Astana, dal quale il pubblico italiano si attendeva un attacco dopo lo splendido secondo posto della cronoscalata, ha patito fin dai primi chilometri le terribili pendenze, giungendo al traguardo con una manciata di secondi di ritardo dalla coppia colombiana, ma precedendo Pierre Rolland e Domenico Pozzovivo e blindando quindi il terzo gradino del podio. Forse un po' di delusione, quindi, per le decine e decine di migliaia di appassionati che hanno affollato i tornanti dello Zoncolan. La fuga è andata via al km 8, ben diciannove gli attaccanti: c'è l'idolo di casa Franco Pellizotti, che cerca l'impresa della vita e un successo che dia sostanza al Giro dell'Androni (comunque sarà secondo); c'è il "solito" Cataldo che, dopo essere uscito di classifica, ha corso sempre all'attacco; c'è l'immancabile giovane della Bardiani, Francesco Manuel Bongiorno; ma c'è, soprattutto, un brutto cliente come Michael Rogers, vittorioso già a Savona dopo la sospensione per il controverso caso del clenbuterolo. L'abruzzese si prende i Gran premio della montagna di Passo del Pura e di Sella Razzo, il gruppo maglia rosa tira i remi in barca e quando i battistrada si avvicinano alle prime rampe dello Zoncolan con sette minuti di vantaggio è chiaro a tutti che saranno loro a giocarsi la tappa. Rogers allunga con il compagno di squadra Roche, Pellizotti e Bongiorno. Dietro tenta l'attacco Kiserlovski, ma Movistar e Omega Pharma riportano sotto i loro capitani, mentre Aru non è quello del Monte Grappa. Arriva il tratto più duro, un inferno verticale: 13, 18, 20% di pendenza, solo Bongiorno tiene la ruota di Rogers. Poi, l'imponderabile: un tifoso con la maglia di campione del mondo (di cosa è meglio non dirlo) sbilancia il calabrese della Bardiani, che mette il piede a terra e perde il ritmo. Rogers allunga e va a conquistare la vittoria più bella della carriera. Dietro, nel frattempo, arriva la sentenza dello Zoncolan: Uran e Quintana staccano Aru e Pozzovivo, la Colombia infligge un uno-due da ko al Giro; il sardo si deve "accontentare" del terzo gradino, ma è un podio dal quale può guardare molto lontano. @mauridigiangiac ©RIPRODUZIONE RISERVATA