Errani-Schiavone sono agli ottavi già fuori Federer

di Paolo Rossi wROMA Le facce del Foro Italico sono tante, e diverse. E trasmettono emozioni, positive e negative. Quella di Francesca Schiavone fa sprizzare felicità da tutti i pori. La sua rimonta su Garbine Muguruza, sosia spagnola di Ana Ivanovic, farebbe la gioia di qualunque tennista: in fondo, non c'è niente di più appagante che vincere al terzo set, e al tie-break. Non solo: aggiungi anche la puntura dell'ape e il pungiglione estratto dal pronto intervento sanitario. «Mi godo il momento, è tutto dalla mia parte». E la faccia di Sara Errani? Altra espressione soddisfatta: ha regolato con facilità la Ekaterina Makarova che aveva estromesso dal torneo Roberta Vinci martedì. Piccole vendette. Il dispiacere lo trasmettono Roger Federer, e Venus Williams. Due tipi amati dagli appassionati italiani (e non), forse alla fine di un ciclo (ma speriamo di sbagliarci). Discorso diverso per Camila Giorgi che, dopo un primo set conquistato alla grande, ha perso la misura dei colpi ed è stata sovrastata e rimontata da Cristina McHale. Ma la Giorgi ha la sana sfrontatezza dei giovani: «Avevo un piano B, ma dagli spalti è molto più facile giocare le partite e anche io una volta finita la partita la analizzo diversamente. In campo però è differente, io cerco il punto… ho fatto più errori e per quello ho perso. Mi prendo quel che di buono ho fatto, ho giocato a casa ed ora penso al prossimo torneo». Peccato che la Giorgi non abbia ascoltato la Schiavone, avrebbe forse potuto trarne beneficio: «Sicuramente non sono la persona di due, quattro o dieci anni fa. Quando cresci con gli anni sei molto più consapevole, fai delle scelte ragionate, o le fai tu o non le fa nessun altro. In questo periodo sto cercando di fare le scelte migliori per me, per il mio tennis, per restare a galla in una situazione che oggi mi è favorevole. Vivo benissimo giorno per giorno e questo vale anche per la vita dove puoi incontrare delle difficoltà ma anche delle discese. Oggi mi godo questo momento». Ecco, a proposito di scelte: forse per Camila Giorgi è arrivato il momento di compiere scelte coraggiose, ascoltando anche qualcun altro al di fuori del suo clan, se vuole realizzare l'ultimo salto di qualità, quello della consacrazione perchè, per dirla sempre con le parole di Francesca Schiavone, «alla fine non è che ci siano i segreti della racchetta. Sapete benissimo che si può migliorare solo con lavoro, disciplina, attenzione a quello che fai». L'ultima faccia della giornata è quella di Flavia Pennetta: era opposta ad una ragazzina di diciassette anni, la svizzera Belinda Bencic, altra promessa del circuito. Dopo aver incassato il primo set con un perentorio 6-2, la brindisina ha dovuto subire il ritorno della Bencic, già pronosticata erede della Hingis, per poi tornare prepotentemente padrona del match e chiudere comodamente al terzo. È stata l'ultima faccia della giornata, l'ultimo regalo al tennis azzurro: tre ragazze al terzo turno e, volendo guardare oltre l'orizzonte, con la possibilità di derby in zone nobili. Nessuna però vuole pensarci, Schiavone&C sono troppo navigate per non saper di dover per fare un passo alla volta. Oggi le toccherà una cliente scomoda, la polacca Radwanska: «Per batterla devi essere veramente in condizione. Sarà un match difficilissimo però sono stracontenta di avere la possibilità di giocare ancora». Sagge parole. ©RIPRODUZIONE RISERVATA