Arrivi da record Merceria in tilt vaporetti strapieni

Un opuscolo - come fa la città di Parigi - stampato e diffuso dal Comune per spiegare come siano impegnati i soldi dell'imposta di soggiorno pagata dai turisti che pernottano in città. Lo chiede, in un'interpellanza al sindaco e agli assessori al Bilancio e al Turismo, il consigliere comunale Jacopo Molina (Pd), che vuole anche sapere «l'esatto ammontare di quanto introitato dal Comune nel 2013» rispetto ai 23,5 milioni di euro annunciati, e «come l'introito dell'imposta di soggiorno sia stato nel tempo effettivamente destinato a finanziare interventi in materia di turismo». L'interpellanza nasce dalla ben nota querelle politica sulla destinazione dei fondi della tassa, destinata per legge «a finanziare interventi in materia di turismo, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e servizi pubblici locali». Il consigliere pd chiede al sindaco e agli assessori «se ritengano opportuno, come ritiene auspicabile chi scrive, che nei documenti del bilancio comunale siano evidenziati gli introiti derivanti dall'imposta di soggiorno e i relativi utilizzi», perché «è diritto dei cittadini conoscere la destinazione dell'importo, in quanto il turismo è fonte di ricchezza, ma anche di forte aggravio di costi e disagi; e al pari diritto dei turisti-contribuenti di conoscere la reale destinazione di detto». di Alberto Vitucci Sessantamila arrivi in un giorno. E Venezia anche ieri è andata in tilt. Afflusso da record per il ponte del 25 aprile. Per la gioia di qualche categoria e il disagio dei veneziani. Circolazione pedonale blocccata nelle calli centrali e in Merceria, code lunghissime ai musei e a palazzo Ducale, ma anche alle biglietterie Actv della Ferrovia. Code anche nei canali, con un traffico di motoscafi superiore alla normalità. E proteste, tante, per i vaporetti strapieni e spesso in ritardo. Altra giornata da dimenticare per i veneziani, che hanno scelto di andarsene in campagna, in barca o nelle isole e in molti casi si sono chiusi in casa. Difficile, se non impossibile, arrivare nelle aree centrali nelle ore della tarda mattinata. Treni e autobus hanno scaricato in città decine di migliaia di pendolari, turisti mordi e fuggi che in serata avevano già fatto ritorno a casa. Tutto esaurito nei garage di piazzale Roma e al Tronchetto, ritardi nelle linee dal Lido e nel GiraCittà. Segnalazioni di gravi disagi soprattutto nelle circolari esterne, prese d'assalto e adesso molto meno frequenti con i nuovi orari. L'assessore alla Mobilità Ugo Bergamo ricorda il «grande impegno dell'azienda nel garantire il servizio e i rientri, con un gran numero di bis». Ma gli utenti sono sempre più decisi a chiedere il ritorno all'orario precedente. Anche in Canal Grande una corsa in meno di linea 1 e linea 2 ogni ora ha portato in questi giorni di grande afflusso turistico evidenti disservizi. «Chiederemo che l'azienda torni alla frequenza dei dieci minuti e non più dei 12», dicono gli utenti. Che annunciano una raccolta di firme sul tipo di quella già consegnata al sindaco per il riprostino degli orari delle linee di GiraCittà. Ritardi anche sulla linea 6 dal Lido. «Abbiamo solo un minuto di intervallo e non più dieci, i ritardi si accumulano», accusa il sindacato autonomo Usb. Molti mezzi di rinforzo, ma tanti sono in cantiere per le manutenzioni. Un sistema che dovrà essere rivisto. Come quello della vendita dei biglietti, In questi giorni l'azienda dovrebbe aver venduto un gran numero di biglietti a 7 euro. Resta una pressione che difficilmente può essere sopportata dai residenti.