Degrado case Ater ecco tutta la verità

Scrivo per intervenire sul contenuto dell'articolo della "Nuova Venezia", intitolato "La protesta dei residenti contro il degrado Ater". L'articolo riporta notizie lesive dell'immagine dell'Ater di Venezia. È chiaro, infatti, che le dichiarazioni di Cristina Lubiato, presidente del gruppo di ascolto di Altobello; di Lorenzo Visentin, coordinatore di detto gruppo, e di Bruno Visentin non potessero certo godere di fede privilegiata. Va innanzitutto chiarito che, contrariamente a quanto falsamente asserito dalla Lubiato e da Bruno Visentin, non è affatto competenza di Ater procedere all'assegnazione degli alloggi: in base alla normativa vigente Ater, quando ha gli alloggi pronti Ater li consegna al Comune di Venezia, che li assegna, in base a una graduatoria i cui criteri sono stabiliti dal consiglio comunale di Venezia. Non corrisponde poi a verità la dichiarazione di Bruno Visentin, secondo la quale Ater non avrebbe i soldi per continuare i lavori: mai l'ente ha fatto una simile affermazione. Parimenti infondata è la notizia, secondo cui i lavori si sarebbero interrotti: i lavori non sono stati affatto interrotti, bensì le imprese hanno eseguito tutti i lavori previsti dai contratti; solo riguardo ai 24 alloggi per anziani di campo dei Sassi i lavori non sono stati completati, mancando le sistemazioni esterne, il cui progetto sarà approvato prossimamente e mancando, peraltro, le linee elettriche. In proposito deve, infatti, sottolinearsi che la vera criticità è data dalla mancata elettrificazione della zona e, nonostante Ater abbia presentato quattro volte la pratica all'Enel, pagando oltre 30 mila euro di oneri relativi, Enel non ha ancora messo in funzione la cabina già realizzata da Ater. Va, poi, chiarito anche che il lamentato degrado in cui attualmente versa il quartiere di Altobello non è in alcun modo imputabile ad Ater: le imprese hanno, infatti, lasciato i cantieri in ordine, rimuovendo i materiali di risulta e ripulendo le aree interne. Come noto, la pulizia delle parti esterne e pubbliche del quartiere Altobello compete, invece, al servizio pubblico di nettezza urbana e non certo all'Ater che, peraltro, ha anche suggerito, seppur invano, al Comune di Venezia di procedere all'installazione di videosistemi di sorveglianza, onde cercare di porre freno all'inciviltà di alcuni cittadini. Palesemente falso è, altresì, il messaggio "Ater ad Altobello, cinque cantieri& dieci fallimenti!Cattiva gestione?", contenuto nello striscione pubblicato: si è verificato, infatti, un unico fallimento e non dieci. Numerose sono le false informazioni riportate dalla Lubiato: innanzitutto, come già precisato, da ben 18 anni la legge sull'edilizia residenziale pubblica prevede che siano i comuni ad assegnare gli alloggi e non le Ater; errate sono, poi, anche le ulteriori informazioni date dalla Lubiato in ordine al cantiere "de quo"; non vi sono, infatti, cinque appartamenti liberi "in via Turati" e 10 in via Squero e via Fornace, bensì in via Bissolati (e non Turati) vi sono due soli alloggi sfitti, uno riservato alle Forze dell'ordine e uno consegnato in novembre al Comune per l'assegnazione. Quanto a via Squero, gli alloggi liberi sono sette, consegnati dall'Ater al Comune nel maggio scorso e non ancora assegnati. Va poi chiarito che alcun muro è mai stato opposto da Ater nei confronti della Lubiato o di Visentin, giacché mai costoro si sono rivolti ai funzionari Ater o al presidente, che ben volentieri avrebbero chiarito loro quale sia l'attuale situazione dei lavori relativi agli alloggi in campo di Sassi. In proposito deve, poi, aggiungersi, come al di là del problema già sopra esplicato costituito dalla mancata elettrificazione della zona che, a sua volta, condiziona gli indispensabili lavori di sistemazione esterna, Ater non è a conoscenza, comunque, se il Comune abbia avviato - come da sua esclusiva competenza - il bando specificatamente rivolto alle persone anziane. * Presidente Ater