Duse, ispiratore del teatro amatoriale

ROVIGO "Enzo Duse, drammaturgo del Novecento" è il convegno in programma domani al Teatro Sociale di Rovigo, dalle 9.30, tra le iniziative per i 50 anni dalla morte del giornalista e autore teatrale. Il profilo umano e artistico del commediografo polesano, che visse a lungo a Venezia dove morì, sarà approfondito nei suoi diversi aspetti: Luigi Contegiacomo (Archivio di Stato di Rovigo) introdurrà il dibattito; l'attività del Duse giornalista, anche sportivo, sarà analizzata da Michelangelo Bellinetti e quella del drammaturgo da Paolo Puppa e Piermario Vescovo di Ca' Foscari e Roberto Cuppone (Università di Genova) e Flavia Crisanti (Université Paris). Una particolare attenzione sarà riservata ai suoi lavori teatrali, molto amati dalle compagnie amatoriali: anche da quelle di oggi, che continuano ad attingere dal suo repertorio ricco di testi dialettali. A questo proposito il drammaturgo e critico Luigi Lunari parlerà del teatro in dialetto nel panorama italiano di oggi, sul filone rodigino del teatro veneto intratterà i convegnisti il critico Sergio Garbato mentre sulla nutrita presenza dei testi di Duse nei repertori odierni dei gruppi amatoriali veneti si soffermerà il presidente della Federazione Italiana Teatro Amatoriale del Veneto, Aldo Zordan. Sarà annunciata una nuova edizione delle commedie venete di Duse a cura dell'associazione Minelliana di Rovigo promotrice del convegno: vi si ritroveranno, a cura di Piermario Vescovo, "Virgola", "Quel sì famoso", "Bona fortuna, Piero", "Carte in tavola", "Queste nostre metà", "Nudo alla meta", "Mato per le done" e "Ca' del Bo". Non mancherà un ricordo più intimo e personale di Enzo Duse: quello del figlio Alessandro e del nipote Maurizio Bastianetto. (g.b.)