Maggiore prevenzione in mare

CHIOGGIA Maggiore prevenzione e meno soccorsi in mare, nel bilancio dell'attività estiva della guardia costiera, nonostante eventi "eccezionali" come quello del 7 luglio, quando ben 15 bagnanti rischiarono di annegare a causa del mare mosso e, va detto, della loro imprudenza. La Capitaneria di porto di Chioggia ha giurisdizione sul litorale veneto dalla diga nord del porto clodiense fino al Delta del Po. Il consueto lavoro di vigilanza, messo in campo ogni estate, ha visto, quest'anno, l'impiego di quattro unità navali, di cui una dislocata ad Albarella, due battelli pneumatici e svariate pattuglie di militari, tutti in possesso del brevetto di salvamento nuoto. In generale, a fronte di un incremento dell'attività di prevenzione, si è accertata una diminuzione sia del numero dei soccorsi (- 40%), che delle sanzioni (-30%). Sono state soccorse cinque unità da diporto con a bordo 19 turisti. E, appunto, una particolare menzione meritano i ripetuti salvataggi effettuati nella citata giornata del 7 luglio, che hanno comportato un impegno eccezionale sia del personale della guardia costiera che di altre forze dell'ordine e dei bagnini degli stabilimenti. Un unico decesso, peraltro dovuto a malore in acqua, è stato registrato quest'estate, sulla spiaggia libera di Isola Verde. Nell'attività di prevenzione rientra anche l'attivazione di uno sportello informativo, aperto al pubblico dalle 8 alle 20, tutti i giorni, festivi compresi, e la distribuzione ai diportisti del bollino blu, sulla base dell'apposita direttiva del Ministero dei Trasporti. Alle barche che, al controllo, risultano in regola con documenti e dotazioni è stato rilasciato il bollino che evita duplicazioni dei controlli di routine da parte degli organi competenti. Diego Degan ©RIPRODUZIONE RISERVATA