IL GIRO D'ITALIA»NIBALI SEMPRE IN MAGLIA ROSA

di Maurizio Di Giangiacomo wINVIATO A FIRENZE A Firenze vince il russo di Prato Maxim Belkov, che in Toscana non è arrivato con l'ultima ondata di turisti ma già anni e anni fa, per correre con la squadra di Luca Scinto, e conosce queste strade come le sue tasche. Vincenzo Nibali lascia fare e tiene stretta la maglia rosa, anche perché la concorrenza ha perso un pezzo importante: sull'ultima salita di giornata, quella di Fiesole, è andato in crisi il vincitore del Giro 2012 Ryder Hesjedal, che è arrivato a piazzale Michelangelo con un minuto di ritardo rispetto al gruppo maglia rosa. E Nibali avrebbe potuto guadagnare ancora anche sul "solito" Bradley Wiggins, che è andato nuovamente in difficoltà nella lunga, tecnica e bagnata discesa dal Gran premio della montagna di Vallombrosa. Il vincitore dell'ultimo Tour de France è giunto ad accumulare quasi un minuto di ritardo dal gruppo dei migliori, ma ha potuto recuperare – questa volta aiutato da tutti i compagni – quando la strada è tornata pianeggiante. Lo Squalo dello Stretto avrebbe potuto approfittarne, ma pare che l'ammiraglia dell'Astana si sia accorta troppo tardi del momentaneo ritardo del Baronetto. E le squadre degli altri uomini di classifica – la BMC di Cadel Evans, la Lampre di Michele Scarponi e la Garmin dello stesso Hesjedal, in quel momento ancora pimpante – hanno creduto troppo poco nell'opportunità di staccare Wiggo, mettendo solo uno o due uomini in testa al gruppo a tirare, preferendo che fosse la squadra di Nibali a farsi carico dell'operazione. Il capitano della Sky ha così scongiurato il rischio di uscire definitivamente di classifica: qualcuno potrebbe anche pentirsene. La San Sepolcro-Firenze, tappa dedicata alla memoria di Gino Bartali, è stata un'altra frazione partita sotto il sole e finita sotto l'acqua. Tanta acqua. Due salite lunghe a metà corsa e altri due più brevi nel finale: tappa da fuga era e tappa da fuga è stata. Al chilometro 20 se ne sono andati in dodici: Felline (Androni), Pirazzi (Bardiani), Garate (Blanco), Chalapud (Colombia), Pantano (Colombia), Mestre (Eusakltel), Belkov (Katusha), Visconti (Movistar), Golas (Omega Pharma Quick Step), Ludvigsson (Argos Shimano), Petrov (Katusha) e Proni (Vini Fantini). La maglia rosa non lascia troppo spazio, poi il vantaggio dei battistrada aumenta. Dal gruppetto si sganciano Chalapud e Pirazzi, quest'ultimo a caccia della maglia azzurra. Alla coppia si aggancia il russo Belkov, cronoman che ama le discese e la pioggia. Comincia a piovere e il 28enne di Izhevsk – città natale di Pavel Tonkov – attende lo scollinamento di Vallombrosa per rompere gli indugi. Per il russo sono le strade... di casa, Pantano e Ludviggson spendono le ultime energie per tentare il riaggancio assieme all'altro colombiano Betancur (AG2R), ma Maxim regge anche sulle ultime due salite e taglia il traguardo di piazzale Michelangelo a braccia alzate. Esulta anche Betancur, secondo, che aveva spento la radiolina: troppo tardi, Firenze è del russo di Prato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA