La Freccia Vallone parla spagnolo

HUY (Belgio) La vittoria che non ti aspetti. La 77esima edizione della Freccia Vallone incorona Dani Moreno, 31enne corridore madrileno in forza alla Katusha, quinto all'ultima Vuelta di Spagna ma alla prima grande affermazione della sua carriera. Un successo strameritato quello del "Muñeco" (bambolotto), frutto di uno spunto finale sul mitico Muro di Huy dove i big sono rimasti un po' a guardare. Com'era prevedibile, infatti, la classica belga si decide nei metri finali, nel terzo e ultimo passaggio su quello che una volta era l'antico Chemin des chapelles, il sentiero delle cappelle calpestato dai pellegrini, un'ascensione con tratti di pendenza fino al 20%.Tutti si aspettavano l'acuto di Philippe Gilbert, vincitore nel 2011 e pronto a eguagliare le imprese di Criquielion (1986) ed Evans (2010), gli altri unici corridori a vincere la Freccia Vallone indossando la maglia iridata. Ma a sparigliare le carte ci ha pensato Carlos Betancur. Il colombiano ha attaccato sull'ultimo chilometro, un'accelerazione che ha colto di sorpresa i grandi favoriti. Ma non Moreno. Giro del Trentino. Kanstantin Siutsou e Maxime Bouet dettano legge al Giro del Trentino. Il corridore bielorusso del team Sky fa sua la seconda tappa, la prima con arrivo in salita, tagliando il traguardo in solitario a Vetriolo Terme, al termine dei 220 chilometri percorsi con partenza da Sillian. Bouet, vincitore della prima semitappa a Lienz, si è difeso egregiamente (ventesimo a a 2'23") e contro ogni previsione si è ripreso la maglia di leader con un margine residuo di 3'19» sullo stesso Siutsou. Incoraggiante la prova di Ivan Basso (che ha incassato poco più di un minuto da Wiggins e Nibali), mentre si può parlare di una prestazione deludente per Michele Scarponi e Franco Pellizotti, naufragati ad oltre 4' dal vincitore.