in breve

calcio Morosini, i medici sono sotto accusa «Tutti i membri dell'equipe medica hanno omesso di impiegare il defibrillatore». Lo scrivono i periti del gip sulla perizia fatta sul corpo di Morosini, il calciatore del Livorno morto durante la partita con il Pescara a causa di un attacco al cuore. Il defibrillatore lo avrebbe potuto salvare. CICLISMO La Panne, la tappa a Cavendish Mark Cavendish (Omega Pharma-Quickstep) ha vinto la seconda tappa della Tre Giorni di La Panne. Sul podio anche due italiani: il britannico ha preceduto in volata Elia Viviani e Francesco Chicchi. Nuovo leader della corsa è il francese Arnaud Demare (Fdj), quarto classificato nella frazione da Audenaerde a Coxyde di 209 km, che ha strappato il primato allo slovacco Peter Sagan. olimpiadi 2016 Lo stadio di Rio a rischio crollo La copertura dello stadio Olimpico Joao Havelange di Rio de Janeiro potrebbe crollare in caso di venti a 63 chilometri all'ora e per questo motivo lo stadio è stato chiuso. Tra 30-45 giorni sarà presentato un progetto di rinnovamento della copertura dello stadio, noto anche con il nome di Engenhao, inaugurato nel 2007 e scelto per ospitare le gare di atletica durante le Olimpiadi del 2016. calcio inglese Podolski dice di no alla Juventus Juve? No, grazie. Lukas Podolski, che i media inglesi danno nel mirino dei bianconeri, fa chiarezza sul proprio futuro e assicura di vedersi nella prossima stagione ancora con la maglia dell'Arsenal. «Qualsiasi interesse mi rende fiero, perchè significa che le mie prestazioni non passano inosservate, ma difficilmente andrò via perchè sia al club che a Londra sono perfettamente a mio agio». mondiali atletica Gli azzurri a Mosca con le iniziali PM Ai Mondiali di atletica di Mosca, in programma dal 10 al 18 agosto, gli azzurri indosseranno divise con le iniziali di Pietro Mennea, in onore del campione recentemente scomparso. Un modo per ricordare il campione olimpico dei 200 metri, scomparso giovedì scorso, che proprio nella capitale russa, nell'estate del 1980, colse l'alloro a cinque cerchi, coronando una carriera già straordinaria. DOPING Mezza ammissione di Jan Ullrich Più che una confessione alla Armstrong, una vaga ammissione. Jan Ullrich scrive che «tutti si sono fatti un'idea di quello che è successo in passato nel ciclismo e io ne ho fatto parte», le parole dell'ex corridore tedesco, che però, a differenza di Armstrong e altri («hanno confessato l'uso di doping perchè era la cosa giusta da fare per loro»), ha scelto di non confessare apertamente.