Dal web allo schermo "Ramboso Do" e il ritorno dei Toituto
Quella dei Toituto è la storia di un gioco, nato a Legnaro negli anni Ottanta, quando cinque amici adolescenti si divertivano con una videocamera Vhs realizzando piccoli sketch e cortometraggi per sorridere sulla loro realtà. A quell'epoca risalgono gli inediti e acerbi cortometraggi "Shining 2", "El maniago de Legnaro", "El Grugno" e il primo doppiaggio, "Chips", sull'omonima serie TV. Negli anni Duemila, la Toituto scopre la rete. Su Youtube escono "Lame Sbudel", nel 2001, parodia della pubblicità Miracle Blade, e "Zappando", del 2005, esilarante mediometraggio fra parodie, rielaborazioni e il doppiaggio "Uoriors", basato su "I guerrieri della notte", film del 1979. I cinque ragazzi di Legnaro scoprono di piacere. I contatti su Youtube sono migliaia. Nasce allora un nuovo progetto: "Ramboso", doppiaggio del primo film della saga Rambo condensato in 20 minuti. È il 2008. La rete impazzisce: il primo upload di "Ramboso" supera il milione di visualizzazioni, e la sua pagina Facebook raggiunge i 25 mila "like". di Stefano Volpe wPADOVA Una serata attesa quattro lunghi anni da almeno 25mila appassionati, tanti quanti sono i fan su Facebook di Ramboso. Il web, spesso, può essere fuorviante e ingigantire un fenomeno che una volta valicata la rete si dissolve in una bolla di sapone. Ma per i ragazzi della "Toituto", il destino sembra essere opposto. Dopo il successo stratosferico raccolto da "Ramboso", sarà proiettato questa sera dalle 20.30 in prima assoluta al Porto Astra, il seguito: "Ramboso Do". I cinque ragazzi di Legnaro, diventati famosi in tutta la regione nel 2007 ridoppiando Rambo in dialetto veneto e facendone un cortometraggio,ora, a furor di popolo, raddoppiano. Anzi triplicano. "Ramboso do" (ridoppiaggio di "Rambo due, la vendetta") è un mediometraggio di quarantasette minuti e vedrà la luce dopo quattro anni di lavoro. «Il tempo effettivo è di due anni, considerata la nostra pigrizia», sorride Cristiano Righi, il veterano della Toituto, senza negare gli ostacoli icontrati. «Credo sia più difficile ridoppiare una pellicola che scrivere un film. Bisogna far combaciare i dialoghi che prepariamo con le scene girate. Fin dall'inizio della nostra avventura abbiamo voluto raccontare delle piccole storie, invece che proporre soltanto dei doppiaggi fini a se stessi come fanno in tanti sul web». "Ramboso Do" sembra però andare oltre. «Speriamo di strappare tante risate: forse il film è meno esilarante del primo ma più coinvolgente dal punto di vista narrativo. Non voglio peccare di presunzione, ma credo che il finale che abbiamo disegnato sia fantastico». Sulla rete sono già apparsi dei trailer, ma erano solo depistaggi: «Li abbiamo pubblicati per calmare i nostri fan. Il film che proietteremo stasera è assolutamente inedito e non andrà su internet ancora per un po' di tempo. Per questo chiederemo alla gente in sala di non riprendere con i telefonini. Certo, prossimamente lo pubblicheremo in rete, ma per il momento vorremmo che la gente venisse a vederlo nelle serate che organizziamo». La prima di queste serate (tutte senza fini di lucro) oggi dalle 20.30 al cinema Porto Astra di Padova. A prestare le voci a vari personaggi anche alcune guest star come Tommy Vee (deejay, ed ex del Grande Fratello), Paolo Esposito (attore teatrale), i Rumatera (rock band veneta) e altri, tutti presenti in sala (ad eccezzione di Tommy Vee) stasera. L'ingresso è gratuito fino all'esaurimento dei 204 posti, per uno spettacolo a tutto tondo (si esibiranno anche un prestigiatore e il gruppo musicale Ken, e interverranno Graziano Pampaloni e Paolo Espisto) che si aprirà con il discorso di Toituto e dell'associazione Acat, ente benefico per il quale, assieme a Beati costruttori di pace, saranno raccolti fondi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA