Dal Ghetto a Berlino La memoria di Francoise

Sulla memoria non si finisce mai di lavorare, perché è proprio nei ricordi che si vanno a cercare le trame della propria vita. La memoria dell'artista Françoise Calcagno (nella foto), francese di nascita ma veneziana da sempre, vola a Berlino in cinque opere che, singolarmente o assemblate a comporre un'installazione, sono il suo autoritratto. La Nachbarschaftsgalerie di Berlino ha chiesto questo alla collettiva di artisti internazionali che espone fino al 27 gennaio: di rappresentarsi nell'universo di oggetti e sensazioni personali, e familiari, che fin qui hanno accompagnato la loro storia. La veneziana Françoise Calcagno, assieme a Emiliano Baiocchi e Luca Zarattini, è fra gli artisti italiani invitati a farsi conoscere in Germania. «Porto una serie di opere pittoriche in cui compaiono immagini in bianco e nero di quando era bambina e stralci di vecchi appunti e pensieri raccolti, da adulta, in momenti di riflessione» racconta. Oltre a essere un'artista, Françoise è anche insegnante alla scuola elementare di San Girolamo e il suo atelier Art Studio, situato nel cuore del ghetto ebraico, è molto conosciuto per le numerose attività che propone durante l'anno. Esso, infatti, non è solo il suo laboratorio personale, ma anche uno spazio aperto a mostre di artisti esterni ed eventi legati all'arte. Il 2 febbraio, per esempio, inaugura la mostra "Oltre la soglia" della pittrice francese Rejine Halimi, curata da Francesca Brandes. Silvia Zanardi ©RIPRODUZIONE RISERVATA