Sotto l'albero di Natale c'è il "mummy porn"

di Nicolò Menniti-Ippolito Da qualche mese il settore "letteratura erotica" delle librerie ha cambiato posto. Prima era seminascosto, adesso, nonostante il Natale, è in bella evidenza e si è trasferito vicino ai romanzi rosa. La scelta sarebbe suonata strana, solo qualche mese fa, ma è più che corretta oggi e non solo perché le utenti sono soprattutto donne. In realtà, per quanto possa apparire stravagante, la nuova ondata erotica è figlia dei romanzi rosa e condivide con essi lettrici ed anche autori. È come se fosse in atto una radicalizzazione del classico romanzo femminile. Liala quando i due amanti si baciavano glissava descrivendo immagini sognanti di cieli azzurri. Poi sono arrivati i romanzi rosa in cui i corpi si avvinghiavano. La chick lit osava nei dialoghi ma esitava di fronte al sesso esplicito. Ora siamo al "mummy porn", il porno della casalinga, termine recentissimo, che il Collins, uno dei maggiori dizionari inglesi, ha inserto il 7 settembre di quest'anno nella sua edizione online. In Italia di "mummy porn" si è cominciato a parlare con la trilogia "50 sfumature" e i suoi cloni, ma in realtà nel mondo anglosassone il termine è stato usato soprattutto per un'altra trilogia, che in termine di vendite sta superando negli Usa i romanzi di E.L.James. In Italia, la traduzione del primo volume di questa nuova trilogia è uscita da un paio di settimane ma ha qualche difficoltà a scalzare dalle classifiche il suo rivale anche se è tra i primi venti romanzi più venduti. Il titolo della trilogia è "Crossfire" dal nome dell'edificio newyorchese in cui i due protagonisti si incontrano e cominciano la loro storia di amore e di sesso. Il primo volume si intitola invece "A nudo per te" (Mondadori, p.336, 14,90 euro) e racconta la prima parte della storia, lasciando poi i lettori in attesa del secondo che negli States è appena uscito. L'autrice si chiama Sylvia Day e finora in italiano erano stati tradotti, nella collana Passion di Mondadori, i suoi romanzi rosa di ambientazione storica. Quelli, insomma, in cui c'è sempre un Conte seduttore e protettore per una donna della sguardo magnetico. E da qui al "mummy porn" il passo è breve, la stessa Sylvia Day ne è perfettamente consapevole. Anzi programmaticamente consapevole. In "A nudo per te", infatti, lo schema è quasi identico e, come in ogni romanzo rosa, l'aspetto realistico è messo da parte. L'incontro romantico è sempre un sogno - dice apertamente Sylvia Day- e tale è anche questa volta, solo che poi c'è altro. Dunque: immaginate la giovane elegante e bella Eva, che entra nel grattacielo Crossfire il suo primo giorno di lavoro in una importante agenzia pubblicitaria. Che fa? Incontra subito un uomo affascinante e magnetico, davanti a cui si incanta perdendo il badge e facendoselo raccogliere. Che il giovane sia il proprietario del grattacielo va da sé, che rimanga incantato dalla giovane pure, che la storia si complichi per le vicende passate dei protagonisti può ben essere immaginato. E allora? Beh la differenza è che sin dalla prima scena tutto è molto fisico, che il linguaggio dei dialoghi è quello di Sex and the City, che soprattutto il desiderio è dichiaratamente sessuale, lievemente sadomaso e viene sfogato e raccontato nel corso del romanzo. L'idea vincente è allora quella di usare trame e personaggi del romanzo rosa con il sesso esplicito e raccontato crudamente al posto del classico bacio. Qualcuno si può scandalizzare ma l'erotismo a Natale, per gli editori, non è più un tabù. ©RIPRODUZIONE RISERVATA