Detour, trionfa il genere docu
di Marco Contino wPADOVA Cala il sipario sulla prima edizione del Detour, il Festival Internazionale del cinema di viaggio organizzato da Fondazione March sotto la direzione artistica di Marco Segato. Quattro giorni di film, incontri, retrospettive e approfondimenti che hanno animato Padova: sale gremite e grande interesse e curiosità per un concorso che ha messo insieme undici pellicole provenienti da tutto il mondo e accomunate dal tema del viaggio, inteso come contenitore fluido, ideale per accogliere generi e storie agli antipodi. Preceduta da un omaggio della città ai suoi autori che si sono avvicendati sul palco del Porto Astra (da Mazzacurati a Cupellini, da Segre a Pettenello), la cerimonia di chiusura ha decretato il trionfo del genere documentaristico. La giuria, presieduta dal padovano Enzo Monteleone, ha assegnato il premio per il miglio film a "The Argentinian lesson", diretto dal polacco Wojciech Staron, già vincitore di un Orso d'argento per la fotografia alla Berlinale del 2011. Il film si muove lungo la sottile linea di confine tra documentario e cinema di fiction per raccontare la storia di Janek, 8 anni, che dalla Polonia arriva con la madre in un villaggio nel nord dell'Argentina, dove conosce Marcia, ragazzina costretta a una precoce maturità dalla difficile situazione familiare. Un'amicizia che diventa un percorso di formazione. Il documentario dell'italiana Sabrina Varani si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria per l'opera capace di interpretare il tema del viaggio nel modo più originale, e ha vinto il premio del pubblico per il miglior film in concorso."Riding for Jesus" è una sorprendente testimonianza di vite lontanissime: quelle di Pastor Paulee e Annalisa, bikers cristiani che dedicano la loro vita a chiunque abbia bisogno di aiuto. Ferventi adoratori di Gesù ed insieme hanno fondato una chiesa a Las Vegas: in sella alle loro Harley Davidson, forniscono un itinerante sostegno spirituale a coloro che si trovano in difficoltà. Menzione speciale ad "Alpi", altro documentario, concettuale e teorico, firmato da Armin Linke, risultato di sette anni di ricerche sulla percezione del paesaggio delle Alpi nel mondo contemporaneo.