Cinema in viaggio, comincia "Detour"

di Marco Contino wPADOVA Su il sipario! "Detour", primo festival internazionale del cinema di viaggio, scopre le sue carte, eleggendo Padova come culla e il 2012 come anno zero. Un evento che sa tanto di impresa in un periodo come quello attuale in cui la scure dei tagli tronca sul nascere qualsiasi sospiro culturale. Merito di tanti attori che ieri, alla presentazione, si sono palleggiati i complimenti per un festival che dal 18 al 21 ottobre proporrà 11 film in concorso, una retrospettiva dedicata a Herzog e tanti eventi collaterali. Sotto la direzione organizzativa di Silvia Ferri (Fondazione March), Detour, presieduto da Francesco Bonsembiante, ruota intorno al tema del viaggio, "uno straordinario archetipo narrativo", come lo definisce il regista Marco Segato, direttore artistico del Festival. Viaggio inteso come fuga, immigrazione e vagabondaggio, percorso fisico e spirituale che lega tra loro le opere in concorso. Film provenienti da tutto il mondo, inediti in sala ma premiati nei più prestigiosi festival internazionali, che si contenderanno i premi assegnati dalla giuria presieduta dal regista padovano Enzo Monteleone e composta da Andrea Occhipinti (Lucky Red), dallo scrittore Marco Mancassola, dalla giornalista di "Avvenire" Alessandra De Luca e dal documentarista Marco Bertozzi. Tra i titoli, "Americano" di Mathieu Demy, figlio d'arte - di Agnès Varda e Jacques Demy - con un cast d'eccezione tra cui Salma Hayek e Chiara Mastroianni. Ma anche una curiosa opera italiana, "Riding for Jesus" di Sabrina Varani, su una comunità di bikers evangelizzatori. E poi, ancora, film provenienti dal Messico (Un mundo secreto), dall'Argentina (Las acacias, camera d'or al Festival di Cannes), dal Cile (Ulysses), opere drammatiche (come il bulgaro "Avè") e commedie dark (Behold the lamb). Il cinema Porto Astra sarà il principale luogo del Festival, con proiezioni pomeridiane (gratuite) e serali (6 euro) che si concluderanno domenica con la cerimonia di premiazione preceduta dall'evento speciale "Padova incontra il cinema", una sorta di simposio per conoscere alcuni tra i più importanti registi, attori e professionisti del cinema padovano (Mazzacurati, Segre, Cupellini e Citran tra gli altri). «La conferma che Padova» chiosa il sindaco Flavio Zanonato «ha una vocazione per il cinema che deve aggregare i giovani alla ricerca di nuovi orizzonti». E proprio i giovani sembrano essere la meta ultima di Detour che, nel coinvolgere una trentina di ragazzi nell'organizzazione del Festival, si apre concretamente al futuro nell'auspicio che la loro crescita alimenti le idee e le ambizioni di una rassegna che acquisti nel tempo una propria identità. Buon viaggio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA