Le mura abbracciate dal verde nelle opere di Marco Tagliaro

CITTADELLA Per due anni lo si è visto sulle stradine e in ogni angolo di Cittadella con il cavalletto, i pennelli e le sue tele. Le opere di Marco Tagliaro (19 disegni, 22 acquerelli e un'incisione), sono esposti nella mostra: "Le mura di Cittadella" al Palazzo Pretorio fino al 30 settembre, assieme ad altri dipinti sulle città murate venete. «Mi piacciono i manufatti antichi, espressione dell'ingegno umano, ma percorsi e carezzati dalla natura» dice l'artista. «Tra i loro mattoni, ho bisogno di vedere i muschi, le erbe, le piante che si sono fatte strada con il tempo». Quasi tutti gli acquarelli, molto precisi e prospettici, sono preceduti da un bozzetto a matita. «Il disegno ha la funzione di scaldare l'occhio e la mano» spiega «per acuire il senso di osservazione, aprire il cuore». Gli scorci ripresi riguardano Porta Vicentina e Bassanese, le mura dai giardini, i guasti tra i torrioni, i giochi di merli, le stradelle e le case antiche, abitate dalle generazioni che si sono susseguite fra il discorrere del tempo. I colori rosati delle mura sono filtrati dal vegetale. Pini, ippocastani, bagolari, querce, tigli, arbusti e siepi, fronde e foglie, erbe e rampicanti sono sempre in primo piano nell'atto di schermare, proteggere o nascondere il segno del tempo che ghermisce il manufatto, mentre le fioriture di glicine, o le alberature ticchiolate di giallo e arancio, rivelano le stagioni in cui sono state immortalate. Due anni per un lavoro en plein air, caratteristica di questo artista che si cimenta in opere che richiedono studi lunghi anche dieci anni. Al Palazzo Pretorio la mostra si visita ancora oggi, con ingresso libero. L'artista è presente in mostra per accompagnare i visitatori. Lieta Zanatta