Panettiere impietrito Bolletta dell'Eni-Gas da quasi 25 mila euro

di Marta Artico wDOLO Eni Gas & Power gli manda un conguaglio di 25 mila euro, panettiere si oppone e chiede aiuto all'Adico. E' accaduto ad un artigiano di Dolo, G.B., che si è affidato all'ufficio legale dell'Associazione Difesa Consumatori per opporsi alla richiesta di pagamento per un consumo di gas spropositato. Il motivo del contendere _ spiega l'Adico _ non sta solo nella cifra a quattro zeri: sotto accusa è il comportamento della società fornitrice, che dopo non aver risposto per anni alle richieste del panettiere di spiegazioni e rateizzazioni, lo ha fatto solo lo scorso luglio con un decreto ingiuntivo. E oltre al danno si aggiunge anche la beffa visto che dallo scorso febbraio, data in cui gli è stato chiuso il contatore, ha dovuto realizzare un impianto a gasolio autonomo per poter proseguire a infornare pani e grissini: quasi 3.000 euro di spesa per l'installazione e almeno altrettanti, ogni mese, per il rifornimento. La vicenda ha inizio nel 2004, quando G.B trasferisce il laboratorio da Mira a Dolo attivando il contratto con Eni divisione Gas & Power. All'inizio tutto regolare. Il 2 agosto 2006 G.B. riceve una fattura da 24.579,63 relativi ad un conguaglio per i 18 mesi precedenti, da pagare entro il 15 gennaio 2008. A quel punto cerca di chiedere una rateizzazione attraverso l'intervento dell'Associazione Artigiani Riviera del Brenta, ma senza ricevere mai risposta. Anche i successivi solleciti cadono nel vuoto fino alla scadenza della fattura. A quel punto _ prosegue l'Adico _ Il panettiere si rifiuta di pagare il conguaglio salatissimo e chiede l'assistenza legale dell'associazione, che non riesce ad ottenere la documentazione per rilevare la procedura seguita per il calcolo delle tariffe e il conteggio del consumo di gas. Le irregolarità _ spiega il legale _ vanno dalla presenza nelle fatture di Iva, accise e addizionali non dovute per il tipo di contratto di fornitura, all'aver continuato a erogare il servizio nonostante il persistere della morosità solo per far crescere il proprio profitto grazie agli interessi di mora. L'artigiano _ spiega il presidente Carlo Garofolini _ ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione extragiudiziale, con la disponibilità a pagare, pur di non vedersi chiudere il contatore del gas. Eni ha risposto il 31 luglio 2011 con un decreto ingiuntivo, tanto che al legale non è rimasto che presentare al Tribunale l'atto di citazione per opporsi all'ingiunzione di pagamento, giudicandolo il provvedimento ingiusto e gravatorio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA