Senza Titolo

di Filippo De Gaspari wMIRANO C'è da chiedersi cosa spinga più di trecento persone a sfidare una giornata di vento e pioggia come quella di ieri per piazzarsi ai bordi di via Luneo e applaudire una cinquantina di oche lanciate verso la gloria (dei padroni) sotto un uragano di applausi che fa da contraltare al maltempo. Mirano impazzisce per il suo bizzarro palio anche sotto il diluvio, che pure grazia proprio quella mezz'ora che permette di far partire la corsa e si lancia così nella settimana che culminerà domenica prossima col tradizionale Zogo de l'oca in piazza. La gara di Luneo è come sempre un festa di simpatia e sorrisi. Quest'anno a tagliare il traguardo per prima, dopo 419 metri di svolazzate, è Toto. Segni particolari: oca da competizione e figlia d'arte. Ha infatti lo stesso nome del padre che alcuni anni fa portò alla vittoria il suo conduttore, Enrico Malvestio, di Veternigo, capace di affermasi anche l'anno scorso, con l'oca Moretta. Tre vittorie in quattro anni. Cosa ci fa Malvestio alle sue oche? Semplicemente le alleniamo per mesi – dice soddisfatto il conduttore – ringrazio lo zio Luigi che l'ha tirata su così fin da piccola. E bravo lo zio Luigi. Ma a questo punto la famiglia Malvestio deve spiegare come. Va bene – concede Enrico – quando l'oca è ancora piccola prendete una cordicella e la legate da un'estremità alla zampa del pennuto e dall'altra al bastone per guidarla. Una, due, tre volte, per mesi: in un anno Toto ha imparato a correre dritto ogni volta che attorno a lui vede agitarsi un fuscello. E non lo ferma più nessuno. Malvestio intanto porta a casa un altro trofeo, che come vuole la tradizione non è una coppa, ma un prosciutto crudo e una cassetta di verdura fresca. Dietro di lui arriva Enrico Lucato, di Mirano: non ha dato un nome alla sua oca ma se la coccola di gusto perché anche lui si porta a casa una bella cesta di salami e una fetta di gloria. Terza classificata una bambina, Gioia Fantin, di Salzano con la sua oca intimidita. Quarantacinque i partecipanti, una pioggia di soppresse in regalo per tutti e l'immancabile festa finale alla trattoria "19 al Paradiso", il quartier generale della manifestazione, dove si sfornano risotti e pasta al ragù per tutti. Arriva la pioggia, ma ormai il palio è concluso e l'edizione numero 25 viene archiviata con un altro successo di pubblico e quest'anno ci sono anche i ragazzi disabili del centro don Orione a fare il tifo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA