La Callas nel teatro «Serafin»
CAVARZERE.Vestiti e accessori di scena, le copertine delle incisioni originali, le foto, le recensioni di tutte le rappresentazioni, alcune curiosità, come un grammofono a dischi di cartone e, soprattutto, la corrispondenza che intercorse tra lei, Maria Callas, e il suo mentore, il cavarzerano Tullio Serafin: un carteggio che, apparirà in pubblico per la prima volta. Saranno questi i «pezzi forti» della mostra sulla celebre cantante lirica che si sta allestendo in questi giorni al teatro comunale intitolato proprio a Serafin e che sarà inaugurata venerdi e si chiuderà il 20 febbraio. La mostra è costituita dal materiale raccolto in tanti anni da Bruno Tosi, grande estimatore e appassionato della Callas, alla quale ha dedicato anni e anni di ricerche, tre libri scritti da lui stesso, un sito internet che ha avuto 25 milioni di contatti, e questa mostra (presentata per la prima volta in piazza San Marco, nel 1993), che ha girato tutto il mondo e si è arricchita nel corso del tempo. Per fare un esempio, l'abito di scena indossato da Callas a Lisbona per la Traviata del 1958 è stato donato dalla municipalità portoghese proprio in occasione dell'esposizione in quella città. Cavarzere sarà, probabilmente, l'ultima tappa italiana della mostra che, subito dopo, partirà per un nuovo tour americano (New York, città natale della Callas, Los Angeles e San Francisco), passerà l'oceano per raggiungere Pechino e, infine, diventerà un museo permanente a Venezia. Per Cavarzere sarà la più importante mostra storico documentaria mai ospitata e l'unico rammarico è che i tempi ristretti, imposti dagli impegni di Tosi, abbiano penalizzato le possibili iniziative di richiamo. Ma, ha detto Tosi, «non potevo non portare qui la mia mostra, perché questa è la terra di Tullio Serafin che non è stato per la Callas solo il mentore artistico («La Divina e il suo Mentore» è il titolo della mostra) ma anche un vero amico, nei quasi quindici anni della loro collaborazione e anche dopo».