L'Inter e Mancini hanno preso nota
MILANO. Roberto Mancini si fa poche illusioni. Ha visto il Valencia battere il Barcellona, ma già dal giorno del sorteggio sapeva che non sarebbe stato semplice. La sua Inter non ha avversari in Italia dove viaggia con 14 punti di vantaggio sulla Roma, ma in Europa l'attende un compito tutt'altro che semplice anche perchè dovrà andare a conquistarsi la qualificazione nel ritorno al Mestalla, dove 55mila tifosi renderanno l'atmosfera rovente.
«Sarà dura, la Champions League è una cosa diversa rispetto al campionato italiano. Ci aspettano partite difficilissime», ha detto Mancini, che nel pomeriggio ha diretto l'allenamento ad Appiano Gentile con tutta la rosa a disposizione con l'unica eccezione di Recoba. Secondo Mancini, «il Valencia è una delle migliori squadre in circolazione in questo momento. Ci aspettano due partite durissime nelle quali non dovremo fare errori. Sarà pericolosissimo».
D'accordo anche il presidente Massimo Moratti: «Sarà una gara difficile, dobbiamo stare attenti perchè abbiamo visto due sere fa cosa è in grado di fare il Valencia», ha detto lasciando il suo ufficio. Moratti ha poi smentito le voci di un suo incontro con Ronaldo. Il brasiliano ieri è rimasto bloccato da curiosi e fotografi all'interno di una pasticceria nel centro di Milano, dove è arrivato nel pomeriggio assieme al figlio Ronald. Sembrava dovesse far visita al presidente nerazzurro, ma Moratti ha decisamente smentito: «Assolutamente non ci siamo visti. E' sempre un giocatore di gran classe che fa sempre la differenza, ma non lo scopriamo certo oggi».
Moratti è rimasto sorpreso dalla notizie provenienti dalla Spagna sulle possibili dimissioni di Capello, poi smentite, e ha chiuso subito qualsiasi possibilità che Capello venga riaccostato in futuro all'Inter: «Ma no, vedremo di rinnovare in fretta con Mancini». Anche per quanto riguarda il mercato, Moratti ha smentito di voler puntare forte su Cristiano Ronaldo: «Mi mettete in bocca tante cose - ha detto rivolto ai giornalisti - ma noi abbiamo già campioni come Ibrahimovic che sta facendo bene ed è un giocatore affidabile. Anche Adriano sta maturando, non è più un ragazzino». Ci sarà bisogno dei loro gol per venire a capo del Valencia e Mancini si augura di averli freschi dopo averli alternati in campo nella partita contro il Cagliari.
Sabato non sono scesi in campo Zanetti, Vieira, Maicon e Maxwell e, almeno dal punto di vista fisico, Mancini può contare su un giorno in più di riposo, oltre a una rosa molto più ampia di quella del Valencia: «Qualcuno ha riposato, però sono quei giocatori che avevano giocato con le nazionali e avevano bisogno di tirare il fiato», ha ricordato il tecnico. Che domani saprà davvero quanto vale la sua squadra, anche in Europa.
Sono 19 i convocati dall'allenatore del Valencia, Quique Sanchez Flores, per la sfida di domani. Partirà anche se ancora influenzato il portiere Santiago Canizares, che resta in dubbio. Nemmeno convocato invece il centrocampista Rubel Baraja, ancora alle prese con una piccola lesione muscolare, al pari di Vicente Rodriguez e Asier del Horno.