La partita persa di Antonio
NAPOLI.Antonio Patrizio, 25 anni, una delle tre persone uccise nell' agguato avvenuto la scorsa notte a Casavatore, nel Napoletano, era un calciatore dilettante e militava in una delle delle squadre locali, la Real Casavatore (Prima Categoria, girone C). Giocava nel ruolo di centravanti ed anche domenica scorsa era sceso in campo nella partita contro il Qualiano. Sostituito al 30' del primo tempo, per un leggero infortunio, aveva commentato con rammarico il fatto di non essere riuscito a sfruttare un'occasione da gol. Gennaro Scotti, team manager della squadra "Real Casavatore" nella quale il ragazzo militava è addolorato. «Ho appreso della morte di Antonio dal televideo. Sono rimasto scosso e non ho chiuso occhio per ore». Il dirigente afferma di sapere che Antonio era stato arrestato e scarcerato due settimane fa per reati di droga. «Ma in campo e negli spogliatoi si era sempre comportato correttamente - dice Scotti - Certamente non possiamo conoscere cosa avviene nella vita privata di ogni calciatore, anche se facciamo ogni sforzo affinchè attraverso lo sport i giovani restino lontani da certi ambienti. Nella squadra siamo tutti addolorati».