«Così facendo si affossa il settore siderurgico»

«Non si può applicare una legge e mettere a rischio un settore in crisi come quello siderurgico, serve un regime temporaneo e straordinario in attesa di nuove disposizioni». E' un richiamo al buon senso quello del sottosegretario ai trasporti Paolo Mammola, che ieri da Marghera è intervenuto sulla vicenda dei rottami ferrosi che non possono essere scaricati nel porto di Venezia. La Procura applica una normativa europea ma non una recente legge e a dispetto dei pareri del ministero dell'Ambiente. A Venezia le navi cariche di rottami vengono bloccate, in altri porti si lavora regolarmente. «Le leggi vanno applicate uniformemente e la questione deve rientrare in un alveo di buon senso», spiega il sottosegretario che invita a studiare una qualche forma di regime di transizione in attesa che lo scontro legislativo in atto tra Procura e Porto venga sciolto definitivamente. La protesta di lunedì prossimo del comitato di crisi portuale, che comprende terminalisti e autotrasportatori, intanto è confermata. E ieri all'Interporto, durante l'inaugurazione dei nuovi cantieri, alcuni camion hanno sostato esibendo manifesti contro il blocco agli scarichi delle navi, imposto dalla Procura lagunare.
«150 mila tonnellate di rottami che a Venezia non si possono scaricare vengono deviati a La Spezia o Monfalcone con una perdita enorme dal punto di vista economico. Questo accade solo nella nostra città», conferma Gianni Sattini, della Fai. Si parla anche di proteste clamorose, come quella dell'Arvedi Acciaierie di Cremona che invece di inviare le navi a Monfalcone pare voglia dirottarle a Venezia, farsi sequestrare il carico e chiudere la fabbrica, spiegano alla Fai Veneto. «La questione è di interpretazione delle leggi, ma non c'è senso di responsabilità verso gli operatori», ha confermato Giancarlo Zacchello, presidente dell'Autorità portuale. In una lettera pochi giorni fa, Zacchello aveva criticato il fatto che non si tenga conto del pronunciamento del ministero dell'Ambiente, favorevole allo scarico nei porti, anche a Venezia. «I rottami ferrosi sono rifiuti pericolosi a Venezia e semplici rottami in altri porti?», continua a chiedersi Zacchello. (m.ch.)