«Un altro anno di contratti di solidarietà»

ZOPPOLA Il 5 dicembre si aprirà il tavolo al ministero dello Sviluppo economico, ma azienda e sindacati convengono sulla necessità di chiedere un incontro anche al ministro del Welfare. Se, infatti, al Mise si parlerà della presenza del gruppo in Italia, alla luce delle attese e degli scenari futuri, che prevedono, tra l'altro, volumi produttivi per il 2012 in diminuzione per i tre stabilimenti italiani (che comunque continueranno a operare) di orcenico, Trichiana e Roccasecca, al Welfare si dovrebbe ratificare la proposta, già avanzata da Ideal Standard, di prorogare i contratti di solidarietà ancora per un anno. La difficile situazione in cui versa Ideal Standard è determinata dalla crisi del mercato delle costruzioni che ha avuto un forte impatto negativo sulle vendite (e quindi sulla produzione), riducendo sensibilmente i volumi concordati nell'accordo sindacale firmato nel 2009, frutto del negoziato tra azienda e sindacato. Questo è accaduto – spiegano da Ideal Standard – nonostante gli sforzi commerciali abbiano consentito all'azienda di recuperare quote di mercato in tutti i segmenti di business, anche se la generalizzata contrazione della domanda ha generato negli ultimi anni volumi di stock nei canali di vendita molto alti, che potranno essere smaltiti solamente grazie a un piano pluriennale di de-stocking. Alla luce di questo, e concentrando negli stabilimenti italiani la produzione compatibile con le linee e gli impianti nazionali attualmente svolta da Ideal Standard in Paesi esteri, l'azienda prevede un volume produttivo di per sé insufficiente a garantire un equilibrio economico a livello di gruppo e l'operatività nel lungo periodo di tutti gli stabilimenti italiani. Data però un'aspettativa di volumi di domanda maggiori rispetto a quelli di produzione previsti per i prossimi anni, l'azienda ha proposto ai sindacati la proroga per un anno dei contratti di solidarietà, che richiedono un passaggio al ministero del Lavoro. Da parte di Ideal Standard c'è l'impegno a mantenere posizioni di mercato capaci di sostenere i livelli produttivi italiani nel lungo periodo attraverso il completamento del programma di investimenti commerciali previsto dall'accordo siglato nel 2009, resisi ancora più indispensabili in uno scenario di mercato sempre più deteriorato. Infine, nella difficile situazione di mercato che colpisce duramente lo stabilimento di Orcenico, è da sottolineare come una ventina di lavoratori del reparto "Sviluppo nuovi prodotti" continui a operare dato che l'azienda è costantemente proiettata allo sviluppo di nuove linee di prodotti per rinnovare e sostenere gli sforzi commerciali.(e.d.g.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA