Uno studentato all'ex coop Tipografica Accordo con i francesi per il rilancio
Daniela GregnaninLa città di Padova non si ferma e punta a rigenerare un altro pezzo del centro. Siamo in via Fra' Paolo Sarpi al civico 38, ex sede della Cooperativa Tipografica, oggi luogo con capannoni fatiscenti e una palazzina tutta da ristrutturare. Lì, sorgerà grazie agli accordi tra Comune di Padova, Università degli studi di Padova e il gruppo francese Groupe Reside Etudes (Gre), un nuovo studentato con 140 camere: i lavori potrebbero iniziare a breve.A dar vita al progetto sarà quindi il colosso francese Gre, leader nella realizzazione di residenze turistiche e per studenti, che ha deciso di puntare sulla città del Santo, perché secondo le analisi fatte dal gruppo, Padova è l'unica città universitaria in Italia, in grado di crescere ed essere attrattiva e performante per future matricole. Del resto è noto che nell'ultimo biennio il capoluogo si è ritrovato con circa 3.000 studenti in più. Il gruppo d'oltralpe, con un fatturato da ben 540 milioni di euro nell'anno che si è appena chiuso, ha tra l'altro diversi cantieri attivi nel Triveneto e in Emilia Romagna, ma vuole decisamente espandersi in città ed è totalmente aperto a proposte di acquisizione e riqualificazione si da parte del comune che di privati.L'immobile appartenuto a una famiglia padovana, è stato ceduto alla società "International Spc" di Reggio Emilia che a sua volta l'ha venduto ai francesi. L'iniziativa è stata oggetto di un incontro venerdì scorso in Comune tra il sindaco Sergio Giordani, gli assessori Antonio Bressa e Andrea Ragona, il professionista Giulio Muratori, architetto titolare dello studio Muratori&Zanon.Alla riunione era presente via telefono causa Covid, anche il rappresentante legale di Gre, che ha ribadito come la società di investimenti francese vorrebbe rendere abitabile lo studentato entro l'estate 2024. «Sarà un percorso fatto di demolizioni, conservazione e ristrutturazione», conferma Muratori che sottolinea come si tratti «di un intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana su ben 13 mila metri cubi per un costo stimato di circa sei milioni di euro». Circa 2.500 metri cubi sono occupati attualmente dalla palazzina degli anni '40, che sarà in parte mantenuta, poiché la facciata è vincolata dal PTRC (Piano Territoriale di Coordinamento) del 2008 della regione Veneto. Il resto dell'edificio sarà invece rimaneggiato, mentre per i capannoni è prevista la demolizione. Una nuova sfida quindi per Padova e l'Università, ma soprattutto per la società francese che al momento gestisce circa 20 mila residenze in Francia e in altri paesi europei.Un progetto arioso quello dello studentato in via Sarpi, che prevede anche la realizzazione di spazi per la socialità, aule studio, palestra, servizio di portierato, custodia e ambienti adibiti ad altri servizi. Il palazzo ristrutturato avrà quindi, una posizione strategica perché a poca distanza dalla stazione ferroviaria e da quella delle autocorriere, ma soprattutto, si troverà a pochi passi dal nuovo polo umanistico dell'Università. «Una riconversione fondamentale», sottolinea l'architetto Giulio Muratori, «che farà sparire dalla città un'area di degrado collocata vicina alla cinta muraria cinquecentesca». Cinta sulla quale l'amministrazione interverrà con la riqualificazione di tutto il sistema con il Parco delle Mura.Altra sfida sulla quale dovranno lavorare architetti e specialisti sarà quella della sicurezza. Muratori ha già fatto sapere che il fatto di sorgere così vicino alla rete ferroviaria, porterà il progetto alla massima attenzione.Da subito saranno poste in essere delle barriere in grado di bloccare un eventuale deragliamento, strutture in grado di fermare i convogli in caso di fuoriuscita dai binari; a queste si aggiungeranno le barriere fonoassorbenti e la progettazione ovviamente di un sistema antivibrazione per gli edifici.Una nuova bella notizia per la città, che il gruppo francese leader del settore creda fortemente nelle grandi potenzialità attrattive dell'ateneo patavino e nello sviluppo della città; del resto Gre sostiene che Padova sia una delle Università più importanti d'Italia e d'Europa e che studentati e foresterie siano da realizzare per soddisfare la costante richiesta di alloggi. --