Campagna di boicottaggio contro l'antenna
CITTA' GIARDINO - PALESTRO. «Se la Tim non intenderà ragioni e insisterà nel collocare il suo impianto in via Cadorna, avvieremo una campagna di sensibilizzazione tra residenti, comitati e semplici passanti invitandoli a disdire i contratti telefonici e a scegliere altri gestori». La minaccia arriva dal consigliere verde della circoscrizione Danilo Del Bello. In questi giorni sono due i punti caldi del fronte-antenne: oltre via Cadorna, c'è via Sorio alle prese con l'impianto Wind piazzato in fretta e furia l'8 dicembre. In entrambi i casi si cerca di trattare con i privati che hanno affittato gli spazi ma presidi e blocchi continuano.
Striscioni, volantini, slogan, petizioni: l'obiettivo è quello di allontanare quanto più possibile le antenne della telefonia mobile dai centri densamente abitati; quello di via Cadorna, tra l'altro, sorge a poche decine di metri dal liceo Fermi, i cui studenti, insegnanti e genitori si stanno mobilitando per sostenere la protesta, a cominciare dalla raccolta di firme. I nemici dell'elettrosmog sono appoggiati, oltre che dalla rete di comitati fedeli al patto di mutuo soccorso, anche da molti esponenti dei verdi, compresi fisici universitari, e dall'associazione elettrosensibili che testimonia con un sito web i danni alla salute delle persone esposte continuamente alle onde elettromagnetiche.
Ma perché si è giunti a questo punto? La bocciatura al Tar del regolamento comunale sottoscritto dalla giunta Zanonato - che si è ritrovata cosi con le armi giuridiche spuntate - ha dato di fatto via libera alle compagnie telefoniche forti del 'silenzio-assenso" circa le nuove installazioni. In soldoni, l'amministrazione ha un regolamento congelato dal tribunale e non può, quindi, contrastare l'operato delle aziende, neppure quando è palesemente inaccettabile. Sulla questione, si sta battendo l'assessore alle politiche ambientali, Francesco Bicciato: «Quando avevamo il regolamento abbiamo bocciato 120 antenne. Ora, in attesa dell'esito del nostro ricorso al Consiglio di di Stato, non abbiamo sufficiente forza per contrastare le compagnie. Ho già inviato due diffide a Wind e Tim; la prima ha replicato dichiarandosi disponibile a trattare una delocalizzazione; la seconda, invece, non si è neanche degnata di rispondere. Le proteste di comitati e cittadini? Mi sembrano più che legittime».
(Sergio Campofiorito)